23 luglio 2010

fino all’8.VIII.2010 Promenade Project Parma, Gallerie delle Colonne

 
Le opere dialogano tra di loro? Come la musica, i libri, flussi di saperi e di ricerca, lasciando tracce d’incontri? Per piccoli gruppi, nella vecchia Europa...

di

Due immagini fianco a fianco ricordano
il tempo trascorso, con ironia, ma forse anche con altro sentire, nostalgie e
pudori tra vita individuale e passaggi della storia: in una grande fotografia
inondata di rosso un giovane impugna falce e martello; di fianco, della stessa
grandezza, l’immagine dello stesso uomo segnato dagli anni, svanito il colore,
le braccia nella stessa posizione con i pugni stretti senza più nulla da tenere
fra le dita, svanite definitivamente le ideologie, i grandi progetti
collettivi. Così Sandor Pinczehelyi con Hammer and Sickle (1973/2002), una delle opere in
mostra che si fronteggiano nel raccolto, piacevole spazio della Galleria delle
Colonne, una delle tappe di questo progetto che attraversa la vecchia Europa.

Mentre il villaggio globale
amplifica eventi che paiono voler conquistare l’universo intero, qui il
desiderio vuol essere più quieto e colto, un’internazionalità di esperienze
diverse sul piano artistico, dipinti e installazioni, fotografie e disegni, lo
sguardo aperto, la voglia di stare e viaggiare senza contraddizioni. Il
curatore parla di “domicilio di diversi contesti”, di “micro comunità, scambio
tra regioni, centri culturali, nazioni, territori linguistici
”.


Grandi fotografie dallo stesso
titolo, Una debole luce bianca non è una luce grigia, I e II (2006) per Marina Bolla, forse voglia di lucentezza anche
se fioca, non arrendersi alla penombra opaca che rende tutto indistinto:
sensazione di sole che asciuga rocce e sabbia sia per il sentiero pietroso che
per la vasta spiaggia.

Di speciale delicatezza la serie
di sei opere dello stesso formato di Giorgio Tentolini, Pure morning (2010), gesti quotidiani di un
uomo che si svela nudo, fragile, solo: sempre. Terre misteriose, località indistinte,
bianco e nero, come in un’immaginaria fine del mondo in Illuminazioni (2000) di Luigi Bussolati.

E di speciale efficacia – anche
per lo sguardo smarrito e severo nello stesso tempo che ti segue ovunque, con grandi
occhi chiari che t’immagini pericolosi su quel volto di soldato che occupa gran
parte della foto, volto colorato mimeticamente come la divisa – Variations (2001) di Michael Milunovic: sul fondo una città anonima,
tante case vicine e un vasto fiume.


Così tanta parte del mondo
contemporaneo, l’esercito presenza di difesa, controllo, minaccia. Comunque
assenza di pace, concretezza quotidiana di dolore.

valeria ottolenghi

mostra visitata il 7 luglio 2010


dal 24 giugno all’otto agosto
2010

Promenade Project. Travelling
Exhibition Project

a cura di Lóránd Hegyi

Galleria delle Colonne – Cinema
Edison

Largo VIII marzo, 9b – 43100
Parma

Orario: ore 21-22.30 nelle sere
d’apertura del cinema

Ingresso libero

Info: tel. +39 0521964803; fax +39 0521925669; info@solaresonline.it; www.solaresdellearti.it

 

 

[exibart]

 

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