L’idea è nata nel 1991 dal Consiglio d’Europa, con l’obbiettivo di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. E come ogni anno, anche l’Italia partecipa – sabato 25 e domenica 26 settembre – alle GEP, Giornate Europee del Patrimonio, con i Ministeri dei Beni Culturali, della Pubblica Istruzione e dell’Università in campo al fianco di Regioni e Province autonome, ed altre istituzioni culturali a carattere pubblico e privato.
Per l’occasione saranno aperti al pubblico gratuitamente i luoghi della cultura che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale. Difficile citare qualche evento in particolare, in un lungo elenco che trovate al link in calce.
Pompei si distingue con un’iniziativa originale: una visita “al buio” nella Domus di Giulio Polibio, “un’esperienza unica alla scoperta dei sensi e delle emozioni realizzata per la prima volta nell’area archeologica vesuviana”. I visitatori saranno per l’occasione bendati ed accompagnati in un percorso totalmente al buio all’interno della splendida domus – che prende nome dal suo proprietario, il ricco liberto Giulio Polibio – aperta da giugno al pubblico e già caratterizzata da un percorso multimediale corredato da installazioni sonore e ologrammi.
Da non perdere anche l’appuntamento programmato a Salerno – in piazza Portanova -, con il progetto Salotti Urbani: alla scoperta dei i tesori d’Italia, una sorta di caccia al tesoro guidata dal Direttore Generale del MiBAC per la Valorizzazione del Patrimonio Mario Resca, che illustrerà l’enorme bagaglio di monumenti, chiese, piazze, siti archeologici, palazzi nobiliari, giardini storici, castelli coinvolti nelle Giornate.
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