06 ottobre 2010

in fumo_vitamina f Fuori bordo

 
Buba fa il pescatore. Ma tutto cambia, anche la pesca. E quando arrivano le grosse compagnie a occupare il mare con le loro enormi navi, è tempo di cambiare. E cambia pure Piero Macola con questo nuovo lavoro...

di

Buba e Occhio sono pescatori che tentano di mantenersi
cercando zone non battute dalle grandi navi che ormai affollano l’orizzonte. Il
mare sembra appartenere alle compagnie straniere. Non c’è più posto per i
piccoli pescatori. Dopo una notte di pesca particolarmente ricca che fa sperare
nel futuro, Buba e Occhio perdono tutto, compresa la barca, a causa del mare
agitato. Per Buba è il momento di accettare, come già tanti altri ex-pescatori,
un compromesso con il mondo e un nuovo lavoro, come operaio, proprio per una
delle compagnie che di fatto gli ha portato via quello che aveva.

Il libro d’esordio di Piero Macola (Sola andata), uscito per Coconino qualche
anno fa, lo vedeva alle prese con un testo di Giorgio Chiusura sui giorni
immediatamente successivi all’8 settembre 1943 e sul clima di indecisione e
incertezza per il futuro di alcuni giovani soldati. Pur mantenendo uno stile
simile sui contorni dei personaggi, Macola torna con un nuovo libro e uno stile
grafico più maturo e profondo, in cui i colori a pastello arricchiscono i
disegni e scaldano
letteralmente le pagine di questo Fuori bordo.

Quando Buba decide di prendersi un risarcimento e rubare
una cassa di tonno, la colpa ricade su Alain, che viene accusato del furto per
i suoi precedenti con la giustizia. Alain perde il lavoro, ruba una macchina e
torna in carcere. Fuori, però, Buba ha deciso di non arrendersi. E, con i soldi
risparmiati lavorando in fabbrica, compra una nuova barca.

davide calì

la rubrica in fumo è diretta da gianluca
testa


Piero Macola – Fuori Bordo

Coconino Press, Bologna 2010

Pagg. 98, € 17

ISBN 9788876181467

Info: la scheda
dell’editore

[exibart]

 

 

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