Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Una grande e sorprendente retrospettiva per immagini è dedicata a Gianfranco Baruchello (uno dei più sottovalutati e importanti artisti italiani) nel quarto numero di alfabeta2. La rivista culturale prende di petto le molte anomalie dell’Italia di oggi, a cominciare dal rifiuto di considerare la cultura un presidio fondamentale e una piattaforma di rilancio economico e sociale (l’ormai famigerato “di cultura non si vive”): nel nostro piccolo mondo dell’arte, ne sappiamo purtroppo qualcosa.
Come afferma Andrea Cortellessa nell’editoriale, “se è vero che la funzione intellettuale da tempo non appartiene più a un’élite sociale, ma al contrario essa è sempre più capillarmente diffusa nella nebulosa interclassista alla quale un po’ tutti apparteniamo, primo punto di una sua ‘coscienza’ comune (se non, appunto, ‘di classe’) non potrà che essere la presa d’atto dell’offensiva cui viene sottoposta”.
Prosegue dunque l’operazione meritoria di scavo e di indagine nei processi culturali e storici del Paese da parte di alfabeta2, con – tra l’altro – una lunga e densa intervista di Antonio Gnoli a Slavoj Žižek ed una conversazione tra Gian Maria Annovi e Alexander Stille, una riflessione di Pier Aldo Rovatti su Sottocultura e nuovo fascismo, l’analisi puntuale di Giovanni Curtis dedicata a La politica nella società del gossip e l’indagine pungente di Angelo Pasquini sul fenomeno tutto nostrano della “cinerimozione”, vale a dire su come agiscono censura e autocensura nel cinema italiano di oggi. (christian caliandro)
link correlati
www.alfabeta2.it
[exibart]
“Anomalia italiana”? La frase fatta a cui ricorrono sempre i normalizzatori. Esterofili della peggiore provincia, vorrebbero il Belpaese alla stregua di un Belgio o di una Norvegia. Son più di venti secoli che la nostra penisola è meravigliosamente anomala.