07 gennaio 2002

Fino al 24.II.2002 Senza Riverenze Roma, Museo di Roma in Trastevere

 
Sono 150 le immagini, alcune note altre inedite, che rappresentano a buon titolo la scuola fotogiornalistica romana dalla seconda guerra mondiale fino agli anni '80. Uno spaccato che va dalla cronaca rosa a quella politica...

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Che fine fanno le immagini che quotidianamente i reporter realizzano nel corso della propria attività professionale? Sembra una domanda banale ma il rischio che questi archivi nel tempo vengano dimenticati o, peggio ancora, perduti rappresenta uno dei principali problemi che istituzioni pubbliche o private si pongono. Nasce quindi l’esigenza di tutelare l’immenso patrimonio fotografico di cui disponiamo, che è parte della nostra memoria storica, investendo su di esso tempo e denaro.
In Italia, purtroppo, sono ancora poche le istituzioni pubbliche che hanno come fine quello della catalogazione ed archiviazione delle immagini, e i fondi a loro disposizione sono spesso esigui. Angelo Palma, 1979Sono, quindi, sempre più spesso fondazioni ed associazioni private che, mosse sia dall’interesse culturale sia dalla voglia di ritagliarsi spazi professionali, vanno incontro alle esigenze di chi deve gestire e, sopra tutto, valorizzare archivi piccoli e grandi.
Ed è proprio per sottolineare l’importanza che riveste la conservazione dei materiali fotodocumentari che nasce questa mostra organizzata Archivi & Multimedia con la collaborazione dell’associazione ProMemoria-Immagini del Novecento .
150 immagini che mettono in risalto il lavoro dei fotografi romani, reporter o paparazzi, che hanno dato vita a quella che si può chiamare la “scuola fotografica romana”. Una “scuola” che negli ultimi due anni è stata rivalutata e proposta, attraverso i suoi interpreti, in diverse manifestazioni fotografiche nazionali.
Roma è quindi rappresentata nei suoi momenti più importanti del dopoguerra, passando per il periodo d’oro dei vitelloni e paparazzi fino alle manifestazioni politiche degli anni ’70 ed ’80 in un’alternanza di immagini spesso ironiche o irriverenti.Rodrigo Pais 1981
Tante di queste immagini fanno parte della nostra cultura “visiva”, come quella di Moro ritrovato morto in via Caetani o gli spogliarelli al Rugantino, altre sono meno famose ed è un piacere riscoprire momenti dimenticati del nostro passato. Un passato che viene rafforzato anche da numerosi “strumenti” di lavoro come macchine fotografiche, obiettivi e i mezzi di trasporto per eccellenza: la vespa e la lambretta.

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Maurizio Chelucci
mostra vista il 19.12.01


Roma, Museo di Roma in Trastevere
Piazza S.Egidio 1/ b
orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, chiuso il lunedì
tel.065816563, fax.065884165
Catalogo, edito da Fotoarchivi & Multimedia, curato da Wladimiro Settimelli e Benedetta Toso. Testi di: Wladimiro Settimelli, Benedetta Toso, Franco Lefevre, Roberto Seghetti, Lucia Principe, Maria Emanuela Marinelli. (Prezzo in mostra: € 21.00)
Dal 14 dicembre 2001 al 24 febbraio 2002


[exibart]

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