26 gennaio 2013

Bologna/ Tra moderno, contemporaneo, Fiera, SetUp e Art City, in attesa della notte bianca. Chi sta vincendo?

 

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La seconda giornata del week end dell’arte bolognese si chiude con la folla tipica delle grandi manifestazioni, è già questo è un buon segno. L’avevamo presagito in realtà già giovedì sera, dagli stand di Arte Fiera prima e tra i corridoi degli uffici di SetUp in tarda serata, invasi per l’atmosfera trendy che si riserva alle novità, siano esse buone o cattive, e che vadano poi successivamente affossate o osannate. Tra gli eventi che hanno riscosso maggior successo, in questa prima tranche, non si può non mettere in pole position il Premio Furla, ieri sera nella cornice dell’ex Ospedale degli Innocenti, vinto da Chiara Fumai. Ieri sera inoltre, a SetUp, serata molto live, con le performance di Ivana Spinelli, nell’ambito del programma “In Corpo 3- Ginnastica della Visione”, curato da Paolo Angelosanto e Giovanni Gaggia, e di Elena Mazzi, che ha messo in scena il “funerale” del progetto BUS, un’esperienza didattica attuata da diversi anni dalle scuole di Reggio Emilia, che ha accompagnato nella crescita formativa diversi trentenni di oggi: un attacco diretto alla riforma Gelmini e al suo disastro diffuso.
In fiera, invece, la galleria che forse sta riscuotendo più curiosità, forse anche per una sorta di “empatia” con il territorio bolognese, è quella di Maria Livia Brunelli di Ferrara, che ha chiesto a cinque artisti di realizzare una “visione” sul sisma dell’Emilia, sui danni, le speranze e la ricostruzione. E se Stefano Bombardieri mette in scena un tavolo “piombato” con una serie di vettovaglie vibranti che rievocano le terribili scosse, Stefano Scheda butta a terra 300mila monetine da un centesimo, sponsorizzato da Banca di Romagna. Vedremo stasera come andrà la notte bianca, come sarà l’affluenza nei cinema che in occasione di Art City dedicheranno un programma ai film “dell’arte”, e conteremo gli ingressi definitivi già a partire da domani sera dopo l’annuncio di un incremento del 19 per cento degli ingressi, nei primi due giorni (preview del 24 e apertura del 25). L’atmosfera è buona, e l’ottimismo diffuso. Che si inizi a vedere il concetto di crisi sotto l’ottica della rinascita in questo gennaio?

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