18 febbraio 2013

Bologna a strisce. Torna la settima edizione del Festival del fumetto, con trenta artisti e un week end zeppo di incontri speciali

 

di

Bilbolbul 2013 © H. Wagenbreth

Nato ufficialmente nel 2007, il Festival del Fumetto Bilbolbul torna a Bologna a partire da giovedì, con la partecipazione di oltre 30 artisti e una serie di incontri, mostre e conferenze per avvicinare i giovani, e anche i più grandi, al mondo delle strisce illustrate, al loro rapporto con la letteratura, la grafica e l’arte.
Patron della settima edizione sarà il fumettista Vittorio Giardino, nativo proprio di Bologna e che dalla città emiliana ha portato in tutto il mondo i suoi personaggi e le sue tavole, e che sarà “festeggiato” al Museo Civico Archeologico con l’antologica La Quinta verità, mostra che porterà con sé anche l’uscita del libro omonimo, dove anche stavolta sarà racconta la collisione dell’individuo contro il potere, la corruzione degli ideali, la dignità di chi, vedendosi sconfitto, continua a testimoniare la propria resistenza. Ma tutta la città, nel suo centro storico sarà letteralmente invasa, in una commistione di spazi che ospiteranno anche proiezioni, reading e performance. Tra le altre mostre da segnalare quella di Allegra Corbo, milanese classe 1968 e una carriera iniziata con la Socìetas Raffaello Sanzio e i Mutoid Waste Co., e proseguita anche come performer, attrice e regista. Il Tempio sarà la sua installazione bolognese, nello spazio VID Visual Institute of Developmentals Sciences; un’opera frammentaria, che raccoglie lavori pittorici, disegni, oggetti e sculture realizzate dall’artista nel corso della sua produzione. Un po’ reliquiario, un po’ racconto in ordine e in disordine. E a proposito di Socìetas Raffaello Sanzio va detto che quest’anno Bilbolbul apre le sue porte al teatro, con Chiara Guidi (fondatrice della compagnia romagnola all’inizio degli anni ’80) ed Ermanna Montanari (Teatro delle Albe), per la prima volta insieme nello spettacolo Poco lontano da qui, in cartellone al DOM La Cupola del Pilastro, un’opera che parte dalle suggestioni dei Quaderni russi di Igort e si sviluppa attorno a tre intense lettere di Rosa Luxemburg, XY e Karl Kraus. 
Nota particolare anche alla rassegna dedicata al cinema, curata da Sergio Fant: quest’anno al Cinema Lumière si guarda a Oriente, al Giappone e ai maestri del manga, con il film d’animazione Tatsumi, dedicato all’omonimo maestro del fumetto giapponese e Ninja Bugei-Cho di Oshima, regista recentemente scomparso, e i cortometraggi della giovane regista sud coreana Jung Yumi. 
Tra gli autori bolognesi in scena anche il giovane Michelangelo Setola, che con Dormire nel Fango occuperà lo Spazio & con le sue tavole poetiche di malinconia, esposte tra l’altro anche ad Artissima nel 2008 e al Festival del Fumetto di Lucerna. Tutti gli occhi puntati sulle nuvolette, e se volete saperne di più, www.bilbolbul.net. Per continuare anche a vivere Bologna come la fucina del contemporaneo underground, un po’ come ai tempi ai Andrea Pazienza e della scoperta dei fumetti come arte, negli ormai lontanissimi anni ’80.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui