01 marzo 2013

fino al 16.III.2013 Ulla von Brandenburg, Eigenschatten – Ombra Propria Roma, Monitor

 
Una storia d'amore e di incomprensioni tra una donna e due uomini. Figure che si muovono come ombre cinesi e una musica fiabesca. Ma soprattutto la magia di una grande artista -

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Immaginate di trovarvi in una sala, immersa nell’oscurità, e di assistere ad uno spettacolo di ombre cinesi, di quelle con cui si giocava un tempo, di quelle con cui si raccontavano magiche storie. Immaginate quelle stesse ombre come le protagoniste di uno spettacolo più grande che si fa installazione. Adesso immaginate di entrare in quella stanza, sedervi e vedere raccontata una delicata storia d’amore fra una donna e due uomini. Come fossero dietro le quinte di uno spettacolo teatrale, entrano, si vestono, si truccano, entrano nei panni del loro personaggio. Questo è Shadowplay, il nuovo lavoro dall’artista tedesca Ulla von Brandenburg (1974, vive e lavora a Parigi), realizzato per Frieze New York 2012 e presentato per la prima volta in Italia in collaborazione tra Art: Concept (Parigi) e Monitor (Roma).

Ispirandosi ai giochi delle ombre francesi del XIX secolo, quasi come una sorta di gigantesco spettacolo di marionette, la von Brandenburg, assieme all’artista Laurent Montaron, racconta con parole struggenti una storia di amore e incomprensioni sulle note di una musica fiabesca, lasciando lo spettatore immerso in un mondo fuori dal tempo. La colonna sonora ad opera dello stesso Montaron contribuisce a creare un’atmosfera incalzante, un ritmo che parla – ancor più delle parole stesse – di confronto, scoperta, bisogno, amore, come drammatico canto di un cigno in un vortice d’azione che si risolve solo nelle ultime note. L’ombra non è phantom, non è un fantasma di noi stessi, quanto una traccia imprescindibile che ci caratterizza: è Eigenschatten, ombra propria, che definisce i personaggi nella loro soggettiva corporeità.

Le tre sagome, che sembrano prese di nascosto, osservate da un voyeur curioso, rendono visibile attraverso le proprie ombre la parte più intima di sé in un fitto gioco di rappresentazioni. Esse per prime, infatti, sono rappresentazioni della realtà e le marionette a loro volta si fanno rappresentazione della rappresentazione, che arriva allo spettatore come ai prigionieri della caverna platonica.

Nella grande installazione Eigenschatten I-VI, invece, il risvolto della medaglia. Dal buio alla luce, diversi oggetti appesi al soffitto, trovati dall’artista durante il periodo di circa sei mesi trascorsi a Roma, si trovano riflessi sui grandi teleri in fondo alla sala in un’accurata dimensione prospettica, non grazie a giochi di luce quanto ad una tecnica di impressione fotografica al cloro sviluppata dall’artista. Il gioco dei riflessi si manifesta per quello che è: l’incanto delle ombre viene svelato, senza perdere però la sua forza comunicativa.

In un insieme di media fra video, teatro, film, installazione e performance, la magia di uno spettacolo antico si fonde con la magia dell’arte performativa.

Questo ruolo fino alla fine. Nessuna ombra potrà mai fermarmi.

Alessandra Caldarelli

mostra visitata il 16 febbraio

dal 9 febbraio al 16 marzo 2013

Ulla von Brandenburg, MONITOR

Palazzo Sforza Cesarini

Via Sforza Cesarini 43a – (00186) Roma

Orari: da martedì a sabato 13-19

Info: 06 39378024, monitor@monitoronline.org, www.monitoronline.org

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