14 giugno 2013

La più “Icastica”? È Kaarina Kaikkonen. L’artista finlandese vince la prima “Chimera d’oro”, assegnata dalla Biennale di Arezzo

 

di

Kaarina Kaikkonen sotto le Logge del Vasari a Icastica

Ve lo avevamo raccontato qualche giorno fa, in occasione dell’opening. Ad Arezzo sabato si è aperta la prima Biennale, “Icastica”: un progetto tutto declinato al femminile e intitolato “Glocal Woman”. E come in tutte le manifestazioni d’arte contemporanea che si rispettino non poteva mancare un primo premio. E se a Venezia ci sono profusioni di Leoni, nella cornice romantica di Arezzo vola invece una “Chimera d’oro”. Che quest’anno arriva dritta dritta a Kaarina Kaikkonen, artista finlandese sdoganata in Italia grazie al supporto della gallerista romana Sara Zanini, al Pastificio Cerere e, l’anno scorso, anche grazie alla Collezione Maramotti, con una splendida installazione intitolata Are We Still Going On? Ad Arezzo la Kaikkonen ha portato, declinata in nero e a colori, un’installazione articolata su oltre 120 metri tra le Logge del Vasari e Piazza Libertà, che sarà visibile fino al prossimo 1 settembre. La scelta di assegnare la “Chimera” a Kaikkonen è arrivata dalla giuria composta da Marco Bazzini, direttore del Pecci di Prato, Maria Grazia Bellisario, Sovrintendente MIBAC; dalla critica Laura Cherubini, Maria Vittoria Marini Clarelli della GNAM di Roma; Micol Forti dei Musei Vaticani, Roma; Michele Loffredo di Casa Vasari; dall’Assessore alla cultura della città toscana Pasquale Giuseppe Macrì, dalla direttrice del MAXXI Arte Anna Mattirolo, dal curatore e presidente di “Icastica” Fabio Migliorati, Franziska Nori  della Strozzina, dal filosofo Mario Perniola e Paola Refice, del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo. Il secondo e terzo premio di “Icastica” sono andate invece all’artista palestinese Raeda Sa’adeh e all’indiana Monali Meher.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui