25 giugno 2013

Fino al 29.VI.2013 Dadamaino Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese

 
Un'indagine nell'alfabeto elegante e misterioso di Dadamaino. E un’occasione per fare un viaggio nella poetica dell'artista milanese -

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La vista dei quadri di Dadamaino rilassa. La mostra monografica organizzata presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese ben riassume questo concetto: ammirare le minuscole decorazioni di dell’artista sparse sulle tele dà un  senso di ordine e di serenità. Come se ogni cosa avesse trovato il proprio posto nelle alte sfere dell’Universo.
Dadamaino (Edoarda Emilia Maino, milanese, mancata nel 2004) non ha inventato nulla, si rifà soprattutto a Lucio Fontana, ma rielabora i suoi stilemi in modo originale e, soprattutto, in maniera lucidamente intensa.
Dadamaino - alfabeti della mente
Dada era comunista, femminista, animalista, credeva nell’amicizia. Ma tutto questo dalle sue opere non emerge. Emerge precisione, rigore, fantasia, caparbietà. Il suo è un lavoro di ricerca, intenso, organico, accurato.
L’esposizione, organizzata dal gallerista Stefano Cortina a cura di Flaminio Gualdoni e coordinata da Susanne Capolongo con la collaborazione del Credito Valtellinese e dell’Archivio Dadamaino, si snoda cronologicamente (va dal 1958 al 1998), permettendo in particolare ai neofiti di comprendere chi era e cosa faceva Dadamaino, sbirciando nel suo mondo perfetto. Si inizia con la serie dei Volumi e dei Volumi a moduli sfasati, con tavolette di legno fissate sulla tela, a suggerire superfici in movimento, quindi alle opere in plastica forata e sovrapposta montata su tela. A volte, le forature sono piccolissime,  la superficie assume una forma e una profondità. Quindi arrivano le opere del periodo della Nouvelle Tendance, che si evolve dalle costruzioni geometriche dell’ungherese Victor Vasarely. Le opere di Dadamaino sono optical, illusioni, con una terza dimensione sempre più che suggerita. Si guarda la tela e sembra si muova, o si inarchi verso lo spettatore. I quadri diventano un ragionamento sull’arte cinetica e di ricerca sul colore. I Cromorilievi partono da basi monocrome, con segni ripetuti, un disordine inserito nell’ordine, che ipnotizzano nel loro mutare in profondità ed intensità.  
Quindi arrivano i Fatti della vita, una specie di scrittura automatica, fogli dopo fogli coperti di segni, a volte continui, a volte interrotti, di grandezze variabili. A fissarli, si cade ipnotizzati: sono quadri che appaiono diversi a seconda della distanza da cui li si guarda. A questo periodo appartiene Il movimento delle cose, tela di trenta metri, drappeggiata, che accoglie il visitatore all’ingresso come un grande drago di carta. A differenza di altri autori, Dada non si faceva aiutare da allievi nella estenuante tramatura degli spazi: «La manualità per me è fondamentale», affermava, e vi ci si applicava con gusto per la miniatura. Chiudono opere dal segno freschissimo ed incantevole quali Alfabeti della mente, Inconsci razionali e Costellazioni.
Dadamaino ha vissuto il pieno delle correnti lombarde del dopo anni 50: frequentava il Bar Jamaica con Piero Manzoni, Gianni Colombo, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi. Ha aderito al progetto di Azimuth, fondato da Manzoni, e al movimento Zero di Heinz Mack, Otto Piene e Gunter Uecker. Con Getulio Alviani, Bruno Munari ed Enzo Mari è tra i fondatori di Nuova tendenza, con cui partecipa a numerose rassegne internazionali. Insieme a Luciano Fabro, Jole De Sanna e Hidetoshi Nagasawa sostenne il progetto della Casa degli artisti di Milano.
La sua poetica ribalta i concetti della produzione seriale, tipica dell’industria dei beni di consumo. Propone una sfilza di segni, come fossero fatti in serie, che però sono tutti a mano libera e unici nel loro genere. Un alfabeto visivo di sedici segni, che chiamerà alfabeto della mente, scelta che si può riallacciare alla sua laurea in farmacia: un desiderio di tenere in ordine, rifarsi agli elementi base, che ruota attorno allo studio della luce e del movimento.
Silvia Tozzi
Mostra visitata il 19 giugno 2013
Dal 31 maggio al 29 giugno 2013
Dadamaino
Galleria Gruppo Credito Valtellinese 
Corso Magenta  59 – Milano
Orari: da martedì a sabato 15.30 – 19.00 – chiuso domenica e lunedì 
Ingresso libero
Info: 02/48008015

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