30 agosto 2013

Quanto impatta la cultura sull’economia? In Olanda parecchio. E il Rijksmuseum festeggia il suo milionesimo visitatore, con un indotto colossale

 

di

Rijksmuseum, Amsterdam
Ha riaperto il 13 aprile, e la scorsa settimana ha festeggiato il suo milionesimo visitatore, dopo la chiusura di un anno per i restauri. Stiamo parlando del Rijksmuseum di Amsterdam, dal quale, oltre all’arte escono ora una serie di numeri, grazie uno studio appositamente commissionato, sugli impatti che il “nuovo” museo sta portando all’economia olandese. 
L’indotto annuo che il museo porterebbe all’Olanda, solo nel 2013, è salito a 235 milioni di euro, di cui l’80 per cento dei quali relativo alla spesa dei visitatori. Ma il bilancio non si ferma, e se durante gli anni della ristrutturazione il Rijksmuseum ha dato occupazione a una media di 2mila e 600 persone, con la nuova apertura si stima che la cifra degli occupati in relazione alle opportunità fornite dal museo salirà a 3mila e 700. Il direttore del museo, Wim Pijbes ha dichiarato: «È chiaro che l’investimento nel nuova Rijksmuseum ha avuto grandi conseguenze che si estendono ben al di là delle mura del palazzo stesso. Questi risultati dimostrano che l’antica saggezza di John Paul Getty suona ancora vera: l’arte è la più bella forma di investimento». 
Tony Travers, direttore della LSE -London School of Economics-, a riguardo ha riferito: «La ricerca internazionale suggerisce che strutture importanti come il Rijksmuseum sono un elemento cruciale nel benessere economico e sociale di una città. Ma fanno molto di più. L’esperienza di Londra, New York e Parigi, per esempio, suggerisce che le città hanno bisogno di importanti istituzioni culturali come parte della loro offerta verso il mondo. Amsterdam, in comune con altri grandi centri europei, deve essere flessibile e capace di reinventarsi se vuole continuare ad attrarre imprese, turismo e talento creativo». 
Non una grinza, e non un lembo di Italia. Volete farvi un’idea di cosa dice nel dettaglio l’inchiesta targata Booz & Company? I risultati sono pubblicati sul sito www.rijksmuseum.nl

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui