16 febbraio 2014

Reading Room

 
di Ivan Fassio
Ettore Sottsass ritratto da Giuseppe Varchetta. Le tappe fondamentali della carriera dell'architetto sono scandite attraverso il filtro sapiente del fotografo. Tra rappresentazione coinvolgente e malinconica espressività

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Il suggestivo documento fotografico dedicato a Ettore Sottsass da Giuseppe Varchetta ed edito da Johann & Levi è introdotto con un testo firmato da Marco Belpoliti. Il saggista riesce a ripercorrere la formazione dell’architetto attraverso un’intelligente rielaborazione di suggestioni di origine eterogenea. Da aneddoti contenuti nell’autobiografia Scritto di Notte, pubblicata postuma, ad informazioni sull’infanzia del protagonista, passando attraverso le ragioni degli scatti realizzati nel corso degli anni dall’autore, Belpoliti delinea efficacemente il percorso cronologico e sentimentale del volume, segnato da un’insistenza commossa sull’espressione rappresentativa e simbolica del concetto di malinconia. In quest’ottica, il titolo Tornano Sempre le Primavere, No? è estrapolato da un biglietto di affettuosi ringraziamenti di Sottsass allo stesso Varchetta per l’eloquenza e l’incisività delle immagini realizzate.
Ettore Sottsass, ph. Giuseppe Varchetta, courtesy Johan & Levi
Giuseppe Varchetta, psicologo, ha al suo attivo molte pubblicazioni sulla formazione e sullo  sviluppo organizzativo. Fotografando ormai da molti anni, esclusivamente in bianco e nero e con macchine analogiche, approfondisce con la propria pratica estetica alcune tematiche d’elezione: il rapporto tra pubblico e arte contemporanea, il paesaggio urbano, il mondo del lavoro. I suoi primi ritratti di Ettore Sottsass risalgono al 1976. Da allora, le tappe fondamentali di una carriera sono scandite: immagini di Ettore alla Galleria Jannone alla presentazione del volume di Bruno Munari; ancora a Milano al Convegno sul Compasso d’Oro alla Triennale o nello showroom di Fontana Arte di via Montenapoleone per la presentazione di un volume dedicato alla mostra del padre; al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dove è organizzata la prima grande mostra antologica italiana dedicata al suo lavoro, giornata  memorabile per l’afflusso straordinario di visitatori. Sono documentati i giorni in cui, nel 2002, si tiene a Brera la presentazione della silloge di scritti pubblicata da Neri Pozza con relatore Fleur Jaeggy, ferventemente impegnata nella discussione di quelle pagine. Le fotografie di questo periodo mostrano un genio creativo esposto in prima persona: nonostante riuscisse ad esprimere una profonda gratitudine, Sottsass non nascondeva un certo disagio e si difendeva istintivamente parandosi il viso con la mano e guardando in alto.
Hans Ulrich Obrist, nell’ambito del piano pluriennale The Interview Project, che vede ad oggi pubblicate settanta interviste ad artisti, scrittori, registi e performer, ripropone il suo dialogo del 2001 con Sottsass. Le domande stimolano le riflessioni dell’autore negli ambiti delle relazioni tra design e arte contemporanea e sulla validità di innovativi approcci espositivi e museali.
Michele de Lucchi chiude il volume con un sentito intervento. Architetto e designer, de Lucchi ha lavorato sugli edifici di importanti imprese internazionali, del Palazzo delle Esposizioni di Roma, del Neues Museum di Berlino e delle Gallerie d’Italia a Milano. Ed è stato con Sottsass il cofondatore del gruppo Memphis. Questo progetto ideale, in collaborazione con Arata Isozaki, Hans Hollaein e Andrea Branzi, si poneva l’obiettivo di donare agli oggetti del design uno spessore simbolico e rituale, privilegiando l’emozione rispetto alla funzionalità… 
Ivan Fassio
ETTORE SOTTSASS – TORNANO SEMPRE LE PRIMAVERE, NO?
Autore: Giuseppe Varchetta
Interventi di Marco Belpoliti, Hans Ulrich Obrist, Michele de Lucchi
Editore: Johan & Levi Editore
Anno di pubblicazione: 2013
Lingua: italiano / inglese 
Pagine: 120
ISBN: 978-88-6010-106-8
Prezzo: 30,00 € 

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