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Che sarà ricostruita non ci crede nessuno, di questi tempi. Ma per stavolta rimandiamo le verifiche. Parliamo della piccola chiesa dedicata alla Madonna del Carmine di Montegiordano, in provincia di Cosenza, che era stata prelevata da Francesco Vezzoli per la sua mostra al MoMA di New York, secondo step della “Trinity” che l’aveva coinvolto lo scorso anno nel progetto congiunto tra il museo newyorkese, il MoCA di Los Angeles e il MAXXI. Vezzoli aveva dichiarato di aver comprato regolarmente la chiesa (praticamente un rudere, sconsacrata) su Ebay, e dunque di poterne disporre nel migliore dei modi: spedendola al centro del mondo come teatro per un video e poi riportandola, e rimontandola, a casa, in Calabria.
Ma il nostro eccentrico era stato fermato ancora prima della partenza, con il sequestro degli imballaggi della chiesetta smontati e infilati un container nel porto di Gioia Tauro. Nessuna autorizzazione all’esportazione, avevano dichiarato le forze dell’ordine, e in più lo sdegno degli abitanti locali, che avevano parlato della “Madonna del Carmine” come patrimonio locale (anche se sul “patrimonio locale” lasciato perire ci sarebbe da aprire un grande dibattito). “I pezzi della chiesa sono ora restituiti a Montegiordano”, ha dichiarato la polizia. Ora vedremo però, senza ghigliottinare Vezzoli, che ne farà il paese. E se il rudere tornerà in piedi.