Si scaldano i motori, e si annunciano le prossime meraviglie. Data da segnare: 13 maggio. Location: Christie’s New York. La casa d’aste offrirà ai collezionisti di tutto il mondo uno dei pezzi più iconici dell’artista più iconico del globo: Andy Warhol, e una sua Marilyn bianca del 1962, per una stima che va dai 12 ai 18 milioni di dollari.
Realizzata subito dopo la morte prematura della Monroe, nell’agosto 1962, il pezzo che appartiene alla serie delle “Morti e disastri” era una delle otto serigrafie selezionate per la prima mostra personale di Warhol alla Stable Gallery di Eleanor Ward di New York, e parte della sua collezione personale.
«Siamo estremamente orgogliosi di presentare White Marilyn, uno dei pezzi più rilevanti della carriera di Warhol, in grado di fondere pittura e fotografia in un’immagine indimenticabile, toccante di umanità, e trascendente la realtà per far diventare l’attrice una moderna Santa», ha dichiarato Laura Paulson, presidente di Christie’s e Direttore Internazionale per l’area “Post-War and Contemporary Art”.
«Vedo la Monroe solo come un’altra persona. L’ho dipinta con colori violenti per la sua bellezza, perché lei è bellissima e c’è qualcosa di bello in quei colori, questo è tutto», dichiarava l’artista, che aveva preso la celebre immagine scattata da Gene Korman qualche anno prima, sul set del film Niagara (1953), considerato forse uno dei “minori” della carriera di Marilyn, ma che oggi tradisce ancora quell’inquietudine che da sempre ha legato a doppio filo lo storia americana del genio di origine ceca venuto da Pittsburgh e la donna più maledetta della storia di Hollywood. Un pezzo da 90, che ancora una volta conferma l’immortalità di due miti, e della Pop Art.
