22 aprile 2014

Un week end sulle “pratiche sociali” dell’arte. E al Guggenheim di New York arriva Marinella Senatore

 

di

Marinella Senatore
L’occasione è la mostra Carrie Mae Weems: Three Decades of Photography and Video, in scena al Guggenheim di New York fino al prossimo 14 maggio. Insieme all’artista, da sempre socialmente impegnata e le cui opere sono un’indagine che passa attraverso i temi di razza, genere e classe, inglobando le lotte globali per l’uguaglianza e la giustizia, per un week end vi saranno una serie di voci che del “collettivo” e delle arti performative hanno fatto la loro bandiera poetica: danza, cinema, letteratura, musica, teatro in una festa muldisciplinare di spirito e idee. E tra il drammaturgo Carl Hancock Rux, Elizabeth Alexander, LaToya Rubino Frazier, Todd Gray e Sarah Lewis, solo per citarne alcuni, ci sarà anche una delle ambasciatrici dell’arte contemporanea italiane più conosciute e apprezzate fuori dai nostri confini: Marinella Senatore. Con “Lecture & Symposia” l’artista, classe 1977, sbarcherà al museo newyorkese il prossimo 25 aprile alle 14.30, parte del programma (che potrà essere seguito in streaming www.guggenheim.org/video/channel#upcoming-live-broadcasts) intitolato “Past Tense/Future Perfect”, dove verranno discusse anche le tematiche presenti nel lavoro di Senatore, sempre caratterizzato dalla partecipazione del pubblico, dove intere comunità sono incorporate nel processo artistico, con l’obiettivo di sfruttare la potenza creativa della folla, e di avviare un dialogo tra la storia orale, la cultura e le strutture sociali.

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