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Metti un vecchio mulino in una delle zone più profonde della penisola, in Sicilia. E metti che qualcuno crei un’associazione, intitolata “Site specific” e che metta insieme le forze per portare qui l’arte contemporanea, in un nuovo spazio ribattezzato “Site Mill”, che aprirà sabato con la prima delle sue mostre, “Weltanschauung”, ovvero “Visione del Mondo” in lingua tedesca.
Nulla di facile insomma, ma una prima prova di voci creative con l’obiettivo di costruire e osservare la realtà in cui viviamo ed esistiamo.
Ahmad Nejad, Rebecca Agnes, Claudio Cavallaro, Francesco Lauretta, Francesco Rinzivillo, Giacomo Rizzo e Giovanni Robustelli sono gli artisti a confrontarsi con la parola tedesca, in un mettere-al-mondo l’opera che rimarca un sapore quasi concettuale, di un pensiero che spesso sembra, oggi, allontanarsi dalla visione dell’arte.
«L’impulso alla ricerca, l’embrione della creatività si genera dagli interrogativi che la realtà stessa ci pone. Dai dubbi, dai dilemmi, dalle incognite si alimenta il meccanismo della curiosità, quel desiderio spasmodico di sapere, di conoscere le bizzarrie del mondo che generano attraverso il potere della trasformazione degli elementi la nascita dell’arte», come spiega Sasha Vinci, Direttore Artistico di Site Specific. Edificato nel XIX secolo come palazzo nobiliare, la sua struttura architettonica era stata ideata per rappresentare uno degli esempi più alti di barocco siciliano della Val di Noto.
L’antico palazzo nobiliare rimane incompleto e nel corso degli anni viene diviso, frazionato, subendo diverse variazioni architettoniche. Successivamente la destinazione d’uso della struttura viene modificata diventando un Mulino, finendo poi abbandonato, finché i proprietari Emanuele Giunta e la famiglia Pacetto non hanno preso in mano la situazione, insieme a una serie di partner privati che hanno offerto i loro servizi. E ora, l’arte! Per parlare al mondo, specialmente da qui.