22 aprile 2014

Ed Ruscha per la High Line. Prima commissione pubblica newyorkese per il più californiano degli artisti statunitensi

 

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Ed Ruscha per la High Line
Ha fatto mostre in tutto il mondo, ed è considerato uno dei più grandi artisti americani viventi. Nato nel 1937 in Nebraska, Ed Ruscha ai tempi del college si trasferì a Los Angeles, diventando negli anni una sorta di emblema nella rappresentazione della vita nella megalopoli della West Coast. Nel 1962 venne inserito, insieme a Warhol e Lichetenstein, tra gli altri, nella mostra “New Painting of Common Objects”, curata da Walter Hopps al Museo d’Arte di Pasadena, una delle prime esposizioni che sancirono la nascita “ufficiale” della Pop Art in America. Membro fiduciario, rientrante dopo la scissione con Deitch, del MoCA, Ruscha si è sempre mosso in un resoconto della realtà quotidiana attraverso la pittura e la fotografia, con una serie di incursioni decennali nelle “lettere”. Ed è con un murale di giganti dimensioni che l’artista losangelino entra nella storia della High Line di New York, complice di offrirgli la sua prima commissione pubblica nella Grande Mela. Dal 6 maggio infatti (vi dice nulla come data?) sarà visibile, per un anno intero, Honey, I Twisted Through More Damn Traffic Today, realizzato per la prima volta nel 1977 e riproposto oggi come commento secco e divertente sulla vita nelle metropoli contemporanee.
E insieme a Ruscha ci sono anche Antoine Catala, Isabelle Cornaro, Jessica Jackson Hutchins, Yngve Holen, Gavin Kenyon, Josh Kline e Marianne Vitale con “Archeo”, collettiva all’aperto che unisce i sette progettisti sul tema della tecnologia e l’obsolescenza della macchina, fascinazione continua dell’umanità. Sul billboard invece, dal 1 maggio, anche Faith Ringgold, che ha reinterpretato una delle sue iconiche immagini con trapunte colorate, raffigurante una sala da ballo affollata, connettendo idealmente downtown con le comunità afro-americane di Harlem. 
Di video invece tratta la piccola retrospettiva (3 titoli) di Robert Breer, che dall’8 maggio accompagnerà i visitatori in un nuovo percorso di viaggio a bordo dell’High Line Channel 14. Mollate le sculture di Carol Bove dello scorso anno, la primavera-estate dell’High Line sembra guardare un po’ più al concetto, che non all’eccesso. Buon tour!

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