Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lo scenario è sempre, grossomodo, il medesimo. Instabile, e oscuro. La Consulta Permanente per l’Arte Contemporanea di Roma, all’indomani di un nuovo colloquio con l’Assessore Barca ribadisce i punti che tutti conosciamo: un’assoluta immobilità dello stato delle cose, ora ampliata anche dall’attesa dell’approvazione del bilancio comunale, che vedrà la luce presumibilmente nei prossimi giorni.
Che di certo non risolverà in toto le questioni, né tantomeno garantirà una chiarezza sull’idea della nuova fondazione che dovrebbe accorpare Macro e Palaexpo, e della sua relativa governance, ma che almeno farà luce sui fondi che alla cultura capitolina saranno destinati.
«Un’ipotesi sulla quale si sta ragionando è quella di creare un qualche tipo di percorso collettivo e sperimentale per il Macro, che riempia di contenuti il tempo nel quale il museo resterà privo di direzione e relativo indirizzo.
Abbiamo ribadito all’Assessore la possibilità di esporre in questo periodo, e in tutto il museo, l’intera collezione, magari anche integrandola con le opere più significative conservate nella Galleria di via Crispi. Si creerebbe così un’occasione unica per ragionare sul percorso fatto in questi anni dal Macro, sul suo rapporto con la città, con la scena nazionale e internazionale. L’Assessore non si è detta contraria a quest’ipotesi», riporta il documento firmato dai rappresentanti della consulta Raffaele Gavarro, Alfredo Pirri, Silvia Litardi, Laura Palmieri e Davide Dormino.
Intanto però, oltre alle proposte fattibili in questa situazione, la Consulta si “allea” insieme ad una serie di altri ambiti della cultura romana, nelle stessa situazione in cui versano Macro e Palaexpo, solo per citare i due esempi più famosi e vicini. «Si sta profilando l’ipotesi di un’assemblea generale della Scena del Contemporaneo a Roma, in cui discutere pubblicamente con l’amministrazione (Sindaco, Assessore e Commissione Cultura) su come e dove reperire risorse per il contemporaneo, da aggiungere a quelle che saranno destinate con la già citata e attesa definizione del bilancio», riporta ancora la Consulta.
Prossimo appuntamento a metà maggio, intanto si accettano proposte. Come sempre. Per tentare di sbloccare la nave dai ghiacci, o dal pantano.