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Hanno quasi la stessa età: lei, Diana Baldon, è nata nel 1974 a Padova, mentre del 1975 è la nascita della Malmö Konsthall, uno dei più grandi spazi per l’arte contemporanea in Europa, realizzato dall’architetto Klas Anshelm, e che ha esposto negli anni da Robert Morris a Cindy Sherman, da Claes Oldenburg a Isa Genzken. Un museo gestito e finanziato dal comune di Malmö, che ha scelto l’italiana Baldon come sua nuova direttrice, in carica ufficialmente dal 2 giugno prossimo.
«Siamo lieti di dare il benvenuto Diana Baldon a Malmö. La Konsthall è rinomata sia a livello locale che internazionale e Baldon continuerà a rafforzare ulteriormente il suo profilo», ha dichiarata Elisabeth Lundgren, direttrice del Dipartimento Cultura della città svedese. Una formazione internazionalissima e una carriera che non ha di certo seguito binari tricolore quella della Baldon: Master in Creative Curating al Goldsmiths College di Londra nel 2002, ha curato mostre e Biennali a partire dalla seconda edizione della Biennale di Mosca, nel 2007, la Biennale di Atene nel 2009, o per la Generali Foundation nel 2012. Penna per Artforum, Texte zur Kunst e Afterall. Per il museo svedese il suo incarico sarà relativo allo sviluppo di un’indagine critica a lungo termine intorno alle pratiche cross-mediali dell’arte in grado di raccontare gli ultimi cambiamenti nei concetti e nelle forme della cultura visiva contemporanea. In bocca al lupo, e buon lavoro!