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Da oggi non solo dolci colline, feste del tartufo, vini eccellenti. Il Piemonte si arricchisce di una nuova “peculiarità”, che forse sarà decisamente attrattiva per un nuovo numero di turisti: le zone di Langhe- Roero e Monferrato, tra le provincie di Asti e Alessandria, da oggi sono siti Unesco.
La decisione è arrivata dal Qatar, dove era riunito il Comitato per il Patrimonio Mondiale. «È il 50esimo sito Unesco italiano, e sono particolarmente orgoglioso del risultato. Questo riconoscimento è motivo di speciale orgoglio per il MiBACT, data l’estrema selettività con cui da qualche anno l’UNESCO valuta le proposte per nuovi siti. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono un esempio eccezionale di un paesaggio culturale inteso come prodotto della secolare interazione tra uomo e natura, plasmato dalla continuità di una tradizione antica di produzione vinicola di eccellenza mondiale. Un riconoscimento ancora più prezioso per l’Italia. Un tesoro su cui dobbiamo concentrare la nostra massima attenzione di governo», ha ribadito in risposta all’annuncio il Ministro Dario Franceschini.
A promuovere la candidatura del territorio piemontese sono stati l’Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, l’Istituto SITI di Torino, con il contributo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, la partecipazione di numerosissimi stakeholders, con il MiBACT a supporto tecnico scientifico. Non arte in senso stretto, ma cultura – e bellezza – dell’umanità