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Poco meno di un mese fa la bufera: tangenti per il Mose e il sindaco Giorgio Orsoni e l’ex governatore del Veneto Galan, solo per citarne due, indagati e ai domiciliari.
Ora che Orsoni si è dimesso dal ruolo di primo cittadino si scopre che uno degli ultimi atti da sindaco è stato confermare per un altro anno il CdA, scaduto a maggio, della Fondazione dei Musei Civici veneziani. A confermarlo sono stati il presidente dell’istituzione Walter Hartsarich, il direttore Gabriella Belli e il segretario amministrativo Mattia Agnetti.
«Il bilancio 2013 si è chiuso in attivo per circa 49 mila euro e chiude un triennio positivo sul piano dei ricavi, confermando, a dispetto dei “gufi”, l’andamento positivo dei ricavi della Fondazione Musei, cresciuti in tre anni del 21,5 per cento, con circa 5 milioni di euro in più di risorse. Anche i primi sei mesi del 2014 confermano un andamento positivo per la Fondazione con un aumento del 4 per cento degli incassi e del 2,2 per cento dei biglietti venduti», ha spiegato il Presidente Hartsarich.
Un’istituzione in attivo dunque, che entro l’anno prossimo dopo il restauro e la riapertura del Centro del Tessuto di Palazzo Mocenigo e il riallestimento di Cà Pesaro l’anno prossimo vedrà anche la riapertura del Museo del Vetro di Murano, insieme alla risistemazione complessiva di tutto il museo Correr.
Insomma, stavolta forse il passo è azzeccato. Meglio una certezza in più per la città della laguna scossa dalla nuova tangentopoli. Almeno la cultura potrà essere, per quanto possibile, un po’ al riparo dall’incertezza.