Secondo anno con l’arte a Brera, in una tre giorni che debutterà il prossimo 22 ottobre. Certo, l’anticipo è largo, ma Brerart dimostra di essere decisamente in forma e già prospetta la sua offerta. Che quest’anno non si limiterà alle gallerie (anche se sono già 20 gli spazi che ospiteranno personali e collettive), ma metterà in scena anche tre nuovi progetti sotto il nome di “The CURA Contemporary Urban Art Scene”: anche a Milano, insomma, arriva la street art, con una mostra diffusa indoor e un intervento di muralismo e public art, a cura di Alessandro Mantovani, Giorgia Sarti, Marta Menegon e Cristina Trivellin, che si occuperanno degli artisti che metteranno in piedi una serie di “rigenerazioni urbane” con il recupero dei muri del C.A.M. Garibaldi – Falcone e Borsellino, i giardini di via Tommaso da Cazzaniga e le ex serre ora sede del WWF, tra gli altri luoghi interessati.
Volete qualche anticipazione nel dettaglio? Per esempio ci sarà Memory, il progetto curato da Mantovani che sarà dedicato al ricordo di quelle persone che hanno perso la vita lottando contro tutte le mafie che affliggono il nostro paese, con i volti dei grandi “martiri” come Falcone e Borsellino, appunto, graffitati da Kayone e Acme 107. Breakout è invece il progetto di Giorgia Sarti e Marta Menegon, per un racconto che “abita la strada”, la prima casa di tutti quanti noi. A prendere parte a questa sezione saranno Mr.Wany, Pao, Willow e Art of Sool. Dulcis in fundo Openthecages, progetto ideato da Cristina Trivellin, per una serie di graffiti a soggetto naturalistico, per una sensibilizzazione sul tema green ed animalista: reFRESHink, Kraser e Orticanoodles saranno gli artisti coinvolti.
E coinvolte saranno anche una serie di istituzioni milanesi, Comune in primis con l’Accademia di Brera e WWF. Per ora non resta che attendere. Aggiornamenti in corso.
