19 luglio 2014

17-19 luglio e 26 settembre 2014 Siderare Forte Portuense, Roma

 
La Fondazione VOLUME! apre le porte del Forte Portuense. Con un progetto ispirato al film Stalker, del regista russo Andrej Tarkovskij. Offrendo una nuova esperienza sensibile delle architetture -

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Si conclude oggi con la visita guidata a cura di Progetto Forti, la tre giorni estiva di SIDERARE che ha portato arte, musica, luci e proiezioni all’interno del Forte Portuense. La struttura architettonica, finora frequentata solo da studiosi e architetti, entra a piccoli passi nell’Estate Romana con una serie di percorsi artistici e immaginativi ricavati in uno spazio ancora tutto da recuperare. Una sfida per la città, lanciata coraggiosamente dalla Fondazione VOLUME!, che ha proposto per il Forte un progetto suggestivo e di grande capacità immaginativa, realizzato con la felice collaborazione di artisti, architetti, scenografi, fotografi, musicisti. 
Michel Tripepi, Forte Portuense, courtesy Michel Tripepi e Fondazione VOLUME!
Un viaggio attraverso le arti, immaginato e realizzato ispirandosi al film Stalker del regista russo Tarkovskij e il cui senso è spiegato nel titolo dato all’evento. «Siderare è l’atto di fissare attentamente le stelle» e di lasciarsi andare ad una tenace contemplazione guidati dal cammino costruito con maestria dai curatori. 
I primi approcci con l’architettura sono mediati dallo sguardo fotografico di Guido Gazzilli, Federico Ridolfi e Michel Tripepi, che hanno lavorato sull’interpretazione di questo nucleo composito di natura e rovine architettoniche. Si prosegue con un assaggio di luce e buio, che sarà poi caratteristico di tutto il percorso espositivo, in cui i Quiet Ensemble propongono la loro opera Quintetto, con la materia inanimata e vivente presente nelle sue diverse forme a comporre la dimensione sonora. 
L’architettura si visita guidati dal progetto artistico di Alfonso Maria Isonzo, con opere create per questo progetto ed ispirate al film, che con una serie di totem scultorei di luce e complesse conformazioni dei più disparati materiali, accompagna una meditazione pausata e profondamente suggestiva all’interno dell’ambiente. L’atmosfera naturale che entra e esce dalle rovine dalle aperture dell’edificio è invasa invece dalla musica, sempre multi strumentale, a creare l’incontro di diversi punti di vista, come nel film. Omaggio al regista, invece, nel documentario della regista Donatella Baglivo, presentato in mostra. Coraggiosa ed emozionante, l’iniziativa della Fondazione si presenta come apripista per un nuovo modo di intendere l’arte contemporanea. Un percorso in cui «attraverso la scomposizione di un’opera cinematografica negli elementi che la costituiscono (immagine, suono, spazio) lo spettatore-visitatore si riappropria di uno spazio dimenticato dalla città grazie all’esperienza di diverse arti». 
mariangela capozzi 
mostra visitata il 17 luglio
17-19 luglio e 26 settembre 2014
SIDERARE
Forte Portuense
Via Portuense 547, Roma
Ingresso libero, contingentato (100 persone alla volta)
Info: tel 06/6892431, info@fondazionevolume.com 

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