22 luglio 2014

Crowdfunding per tutti!

 
A sdoganarlo ufficialmente in Italia è stato il Padiglione firmato da Bartolomeo Pietromarchi a Venezia. Poi, a cascata, sono arrivate altre dozzine di iniziative culturali che miravano al proprio sostentamento grazie al portafogli del pubblico. Oggi, dalla musica al restauro, il crowdfunding pare condizione indispensabile per un buon progetto “partecipato”. E per portare gloria non solo all’arte, ma anche al proprio pubblico. Un nuovo sguardo sul tema

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Jamie Reid, Rotten Bar Anarkee-Ora, 1979, letraset and collage on paper, mm 216x287 Jamie Reid copyright Sex Pistols Residuals
A settembre, dal 12 al 14, a Modena si terrà una nuova edizione del Festival Filosofia. Il tema quest’anno è la “Gloria” e come sempre nella città emiliana, insieme ai vicini centri di Carpi e Sassuolo si metterà in atto una “rete” di eventi che comprende anche l’arte contemporanea.
La Galleria Civica ovviamente è in prima linea e per raccontare della “Gloria” sceglie le grafiche di Jamie Reid, l’autore delle immagini passate alla storia dei Sex Pistols, che ha reso immortale la faccia di Sid Vicius e le copertine dei pochi album realizzati nella breve e fulminante carriera del gruppo “scoperto” da Mac Laren e Vivienne Westwood. E fin qui tutto bene, ma come sarà realizzata la mostra? A latere dei fondi della Galleria Civica, viene istituito per la prima volta in un’istituzione una raccolta di denaro tramite crowdfunding. In base alla cifra donata i benefattori potranno ricevere gadget vari ed eventuali (due pins 10 euro), oppure un “riconoscimento” nell’elenco dei donor in catalogo, o anche avere il proprio nome stampato su un apposito pannello di mostra e un catalogo a scelta fra una selezione di quelli pubblicati dalla Galleria Civica negli ultimi anni, più tutto il resto (partendo dalla cifra di 120 euro). 
Perché si dona? I soldi andranno ad aiutare l’istituzione che offre le sue mostre gratis, coprirà le spese di allestimento della mostra, e permetteranno la pubblicazione del free magazine civico 103. Ma c’è anche aria di taglio fondi? Verrebbe da pensarlo visto che, tra l’altro, la mostra sarà parte del prossimo Festival Filosofia, una delle manifestazioni culturali più importanti per Modena. 
Jamie Reid, Viciousburger, 1979, collage with oil paint on photographic print, mm 292x410 Jamie Reid copyright Sex Pistols Residuals

«Nuovi tagli, francamente, non sono previsti. Ma rispetto a cinque o sei anni fa il budget della Galleria Civica si è più che dimezzato, mentre il numero delle attività è cresciuto. Quindi è chiaro che se non ci diamo da fare in tutti i modi – sperimentando ogni tipo di economia, provando forme di collaborazione le più varie, tentando di reperire fondi sempre più abbondanti da soggetti esterni – non riusciamo a portare in fondo tutti i progetti che intendiamo realizzare. Né vorremmo mai mettere in forse la gratuità totale dell’ingresso e dei servizi, scelta oculata e in anticipo sui tempi compiuta giusto un decennio fa dall’amministrazione comunale di Modena», ci spiega il direttore Marco Pierini.
Ma qual è una strategia per un buon crowdfunding? Anche il Padiglione Italia di Bartolomeo Pietromarchi “Vice Versa”, l’anno aveva lanciato la campagna per aiutare l’arte degli italiani in laguna, raggiungendo –dichiarati- qualcosa come172mila euro.
La strategia, anche qui, era quella del “ringraziamento” sul sito piuttosto che, per i più danarosi, di multipli o cene con gli artisti: rendere protagonista il donatore insomma, affezionandolo alla causa (come del resto fanno però quelli che nell’ambito musicale o cinematografico vengono chiamati “produttori”, e che hanno il loro buon tornaconto in base alla buona riuscita o meno di un progetto. 
A New York, per il folle progetto del parco sotterraneo di Delancey Underground, che su Kickstarter ha raccolto cifre da capogiro e che attualmente sta pianificando la sua possibilità di prendere corpo, si è puntato invece tutto sul fatto che la Grande Mela dopo la High Line avrà la sua Low Line, unica al mondo, of course. 
delancey underground, rendering

Si spinge insomma sull’esclusività che, ancora una volta, toccherà alla città ai piedi dell’Empire. 
E a Modena? «Abbiamo scelto di puntare essenzialmente sulla “responsabilità” del nostro pubblico. Proprio perché mantenere la gratuità totale è importante chiediamo a chi può un piccolo contributo per migliorare la qualità dell’offerta e poter continuare a garantire a tutti – sempre – l’accesso al nostro museo. La condivisone e la partecipazione del pubblico fidelizzato, nelle nostre intenzioni, dovrebbero essere il motore dell’impresa», sottolinea Pierini.
A Roma, invece, in una nuova avventura di “sovvenzione” dal basso dell’arte, si punta sul contemporaneo per salvare l’antico e per denunciare la situazione di crisi che vive l’ambito del restauro e della conservazione dei Beni Culturali. Giulia Rollo, Daria Montemaggiori e Alessandra Risolo, sono tre restauratrici romane che, con il benestare della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma e della Sezione Arte Sacra del Vicariato di Roma, hanno pensato di ricorrere ad una campagna di crowdfunding per ottenere i fondi per il restauro di due dipinti collocati nella chiesa di Santa Maria della Pace. 
Santa Maria della Pace, ph. Mattia Turco

Due dipinti del Manierista Gerolamo Siciolante da Sermoneta (1521-1580), nati come affreschi murali e oggi conservati nella Cappella del Presepe, staccati e ricollocati su un supporto non idoneo al loro sostegno, andrebbero ben presto restaurati per evitare che si deteriorino ulteriormente e si perdano, ma come fare?  Dando il via a Save art with street Art, che tramite la piattaforma www.ulule.com, fino al prossimo 11 settembre, cercherà di mettere insieme qualcosa come 28mila euro. Che cosa avranno qui i sostenitori in cambio del loro denaro, nel caso la campagna di raccolta vada a buon fine? Un’opera d’arte contemporanea, di uno dei più noti street artist romani, Lucamaleonte.
«Un piccolo sforzo della gente comune rende possibile il recupero di opere d’arte di alto valore storico artistico, laddove lo Stato non può arrivare e dove il privato non è particolarmente interessato ad investire, promuovendo un proficuo incontro tra la Street Art, cioè il supercontemporaneo, e l’arte del nostro unico passato», spiega il team.
Ma davvero è così facile raccogliere denaro? Davvero ogni italiano può diventare un piccolo Rockefeller? Smorza un po’ i toni Marco Pierini: «Non ci illudiamo di raccogliere molto più del minimo che ci siamo fissati (5mila euro), ma naturalmente lo speriamo. La raccolta fondi è partita da poco e il lancio della campagna promozionale non è ancora terminato, quindi è senz’altro prematura ogni valutazione. Ma se i lettori di Exibart vogliono aiutarci possono dare il loro contributo su www.com-unity.it». 
Lucamaleonte, This is Rome, EX GIL
Chiudiamo con un altro progetto, che stavolta però prende le vie di un turismo intelligente e complesso per promuovere una causa internazionale mai risolta: quella delle cure mediche di base nei Paesi dell’Africa Nera, in questo caso il Rwanda.
Grazie a Sextantio, iniziativa alberghiera e culturale che dal 2009, grazie a Daniele Kihlgren, prevede un nuovo modello di sviluppo in alcune delle zone più belle e abbandonate d’Italia, nei borghi di Santo Stefano di Sessanio in provincia dell’Aquila e a Matera tra i sassi, recuperando e valorizzando solo l’architettura esistente, si dona una quota degli incassi turistici a “SextanBo Onlus”, associazione che appunto si occupa dell’aiuto al Rwanda e che il prossimo 26 luglio metterà in scena anche due sonate di Bach tra le vie del borgo abruzzese, eseguite dal violinista Domenico Nordio, a favore di una nuova raccolta fondi per l’Africa. In qualche modo, anche qui, il denaro arriva dalla ricapitalizzazione del basso, di quell’Italia abbandonata e spopolata che diventa su piccola scala (ancora) un volano non solo per una micro-economia, ma anche per delle macro-azioni simboliche. Che rendono gloriosi.

1 commento

  1. Splendida iniziativa! L’arte ha bisogno di tutto il nostro sostegno. Il crowdfunding è davvero la nuova frontiera dell’economia e del finanziamento, ma vi consiglio di dare un’occhiata anche a questa piattaforma, sempre italiana: http://www.eppela.com/

    In bocca al lupo!

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