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Se digitate sul web Francesca Leone troverete il sito di una pittrice italiana. E se a molti questo nome non dirà nulla, sappiate invece che di chilometri, lei e le sue opere, ne macinano parecchi.
Romana, figlia del grande regista Sergio Leone e di Carla Ranaldi, ex prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma, ha alle spalle un percorso in scenografia all’Accademia di Belle Arti capitolina e una serie di passaggi con personali che vanno da quella a Palazzo Venezia, nel 2008, fino alla Biennale dello scorso anno, dove all’interno del padiglione di Cuba era presente nel dialogo tra 7 artisti nativi dell’isola e 7 colleghi internazionali.
Ora, invece, la Leone dopo Santiago del Cile è al MACBA di Buenos Aires Aldo Rubino, con il progetto espositivo “Metamorfosi”, curato da Giacinto Di Pietrantonio, e in contemporanea l’Ams Marlborough Gallery della capitale cilena le dedica una personale che apre proprio oggi.
Non basta? No, perché dopo l’America Latina si passa in Russia, all’interno dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, con un’altra personale, sempre a cura di Di Pietrantonio, dal titolo “Miti e Metamorfosi”: qui l’opening è per il prossimo 31 luglio, e la mostra fa parte dei festeggiamenti per l’Anno del Turismo tra Italia e Russia e intende promuovere una sorta di “fratellanza” tra tricolore e l’ex Unione Sovietica, in questo periodo diplomatico decisamente rovente. Insomma, c’è dell’altro oltre alle Alpi per i nostri conterranei? Si direbbe proprio di sì. Basterà un cognome?