25 luglio 2014

Fino al 29.VII.2014 NASR –Lorenzo Cianchi e Michele Tajariol Sedi varie, San Sepolcro

 
Nuove Aree di Sosta Religiosa, o edicole votive contemporanee. Vincitrice del primo premio Kilow’Art, l’opera dei due giovani artisti entra a far parte delle collezione cittadina. Una buona pratica che è una vera benedizione -

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Nell’oscurità di via Amidei, a Sansepolcro, capita che si accenda una luce azzurra. Proviene dall’alto, da un’edicola rettangolare, in legno, che contiene l’immagine di un canguro. Un canguro sul muro in pietra che delimita il giardino di una bella casa dalle pareti spesse è un’immagine bizzarra. Fai appena in tempo a iniziare a chiederti cosa ci faccia, che la luce si è spenta. 
Sono ormai dodici estati che Sansepolcro ospita Kilowatt Festival ed è possibile che gli abitanti della città si siano abituati a questo tipo di sorprese. Trenta spettacoli in una settimana, dal 19 al 26 luglio, selezionati tra le più innovative realtà teatrali italiane, ma anche musica, arti visive, letteratura. Alla guida, Luca Ricci, regista teatrale, “affiancato” nella scelta di parte del programma da un gruppo di cittadini non-addetti-ai-lavori, i “Visionari”. 
Magari gli abitanti di Sansepolcro non si stupiscono più di trovare dei canguri sulle pareti, ma la possibilità che un borgo millenario si riscopra casa di performer, musicisti, circensi, resta un miracolo: un miraculum (ovvero “cosa meravigliosa”), come direbbero i latini, che con i simboli del miracolo avrebbero creato una edicola o aedicola (o casa dell’umano e del divino insieme). Come quella del canguro azzurro di Lorenzo Cianchi e Michele Tajariol, vincitori della prima edizione del bando Kilow’Art, ideato da Saverio Verini. L’invito era chiaro: i progetti per Kilow’Art avrebbero dovuto prevedere la partecipazione attiva degli abitanti. E i due artisti lo hanno fatto con NASR – Nuove Aree di Sosta Religiosa, un progetto che prevede un intenso scambio con la cittadinanza. 
Nei quasi due mesi di residenza trascorsi a Sansepolcro hanno chiesto ai cittadini di raccontare loro il proprio mito personale. Li hanno intervistati, ne hanno ascoltato le vicende, riscoprendo anche vite straordinarie: come quella di Zillone, il pugile peso massimo che sessant’anni fa da Sansepolcro volò fino al Madison Square Garden. Zillone, per via dell’accappatoio verde come uno scarabeo, una zilla, appunto, come si dice nel dialetto della valle. Cianchi e Tajariol hanno sintetizzato la sua storia creando un enorme scarabeo in ceramica, sempre collocato all’interno del tabernacolo. Da incontri come questo, con le persone del luogo, sono state create dieci icone, che si illuminano al passaggio, simili a una momentanea apparizione, allestite per le vie del borgo. «Parlate dei vostri miti. Narrate le loro gesta. Qualcuno un giorno li ricorderà» riporta la presentazione di NASR. Ma non importa quali siano le gesta, perché è il solo fatto di ritenerle tali a definirne la natura, a renderle icone. Sono storie di paese, ora personali, ora collettive, quelle raccolte a Sansepolcro, frutto di un patrimonio orale trasformato in immagine a futura memoria. Un ossimoro per un luogo in cui la memoria si respira in ogni angolo e sembra esaurirsi in sé.
Denise Zani
mostra visitata il 20 luglio 2014

Dal 19 al 26 luglio 2014
Lorenzo Cianchi, Michele Tajariol
NASR – Nuove Aree di Sosta Religiosa
Kilowatt Festival
varie sedi, Sansepolcro (AR)

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