25 luglio 2014

Jeff Koons pigliatutto. Dopo l’ennesima consacrazione americana per il 2015, oltre al Centre Pompidou, ci saranno le sale del Louvre

 

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Jeff Koons, Ballon Dog (Orange)
Potrebbe quasi considerarsi una rinascita, anche se la sua stella non ha mai smesso di brillare. Parliamo ancora di Jeff Koons, uno dei più ricchi artisti del mondo, che dopo la sua retrospettiva in corso al Whitney di New York, approderà il prossimo anno tra sale di altri due tra i musei più importanti del mondo, ma stavolta in Franci: il Centre Pompidou e, in contemporanea, al Louvre. 
Il museo della Nike di Samotracia però finora tiene la bocca cucita su quello che l’artista diventato celebre nel mondo per le sue pose con la sua ex compagna e attrice hard Cicciolina e per il Puppy permanente piantato di fronte al Guggenheim di Bilbao, esporrà qui.
Dal museo hanno definito il progetto un “work in progress”, anche se l’edizione USA di Vanity Fair ha riportato che “al Louvre, nel gennaio 2015, Koons installerà una selezione delle sue sculture di palloncini di grandi dimensioni, tra cui i Balloon a forma di coniglio, cigno e scimmia nelle gallerie dedicate al XIX secolo”.
Insomma, non c’è foglia che si muova se non con uno dei più grandi, e inflazionati, nomi del contemporaneo. Che torna, tra l’altro, a pochi chilometri dal luogo di un’altra sua mostra, davvero memorabile, quella che realizzò nel 2008-2009 a Versailles. E se l’America “osanna” il suo idolo, la stampa francese già parla di una crescita del valore delle opere (sei in tutto) prestate per la mostra al Pompidou (sequel del Whitney e tappa intermedia prima di Bilbao) da François Pinault. Meglio monetizzare, prima che la bolla esploda. 

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