Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Doveva essere aperto quest’anno, e invece si parla del prossimo maggio o giugno. Lo hanno riferito da Science Ltd, società di Damien Hirst, riguardo all’art complex che l’artista britannico ha deciso di aprire (per mostrare i suoi lavori e la sua collezione, comprendente pezzi di illustrissimi colleghi, da Jeff Koons, Richard Prince, Francis Bacon, Angela Bulloch, Jim Lambie e Sarah Lucas) a Vauxhall, nel sud di Londra.
Progettato dal gruppo di architetti Caruso St John, occuperà tutta la lunghezza di Newport Street, in una ex carpenteria che diventerà un piccolo museo, con sei gallerie e una serie di spazi per uffici e un ristorante. Hirst aveva annunciato la sua volontà all’inizio del 2012, dopo che due anni prima l’artista si era messo tra gli offerenti per il recupero del Magazine Building, edificio del XIX secolo nei Kensington Gardens, che ha riaperto lo scorso anno con la Serpentine Sackler, dopo i lavori di Zaha Hadid Architects.
Insomma, per il “testamento” c’è tempo. Meglio fare le cose in grande, o manca qualche fondo?