15 settembre 2014

Metti insieme un inventore e un fotografo e nascerà un progetto speciale al Pastificio Cerere. Con “molti funghi, qualche oracolo e un sentiero”

 

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De Rita e Fulford al Pastificio Cerere
Lui si chiama Lorenzo De Rita, è nato a Roma e ha fatto il grafico. Poi ha mollato tutto, ed è emigrato ad Amsterdam, dove ha fondato il collettivo di inventori chiamato “The soon institute”. Qui, insieme ai colleghi, sperimenta nuove forme di comunicazione: ha creato il tubo d’acqua più lungo del mondo, per esempio, ha aperto un’agenzia di viaggi che offre voli immaginari; ha disegnato una collezione di vestiti che si possono comprare solo donando il proprio sangue; ha costruito un orologio che ti dice che ore sono e anche che tipo di ore sono: belle, brutte, noiose, calme, e ha aperto un museo di un metro quadrato. Stramberie direte voi? Forse, se tutto si guarda senza l’ausilio della rete dell’arte, ma se avrete pazienza domani al Pastificio Cerere, dalle 9 in poi, potrete scoprire tutto “Sul principio (e sulla fine) dei vasi comunicanti”. Ecco il titolo della giornata di studi che terrà De Rita insieme al fotografo ed editore Jason Fulford, ai graphic designer Patrizio Marini e Tamara Shopsin, allo scultore e fotografo Corin Hewitt, e all’artista Alberto De Michele. Alcune domande a cui potrete trovare risposta? Per esempio perché un visitatore resta davanti a un quadro una media di 3.5 secondi? Oppure perché il 30 per cento delle foto scattate dai telefonini di tutto il mondo sono selfie. E anche perché ci sono così tanti messaggi pubblicitari nei media e così tanto disinteresse per loro da parte dell’audience? Insomma, del perché oggi si parla dello stadio gassoso della comunicazione e del come sia possibile far tornare a comunicare tutti quei “vasi” che oggi sembrano ognuno vivere del proprio solipsismo.
C’è però, oltre alla giornata, un’altra novità al Pastificio, che ospiterà dal 17 al 22 settembre prossimi la mostra “Molti funghi, qualche oracolo e un sentiero”, progetto frutto della collaborazione tra De Rita e il fotografo Jason Fulford, dove i visitatori avranno modo di partecipare attivamente, per esempio contribuendo al design della copertina di un libro o selezionando un’immagine e scoprendone il significato come se fosse un oracolo. E come i funghi, anche i creativi hanno la capacità di crescere e diffondersi ovunque a contatto con la terra. Se vi interessa una full immersion nella natura più psichedelica del contemporaneo, non mancate. 

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