16 settembre 2014

Luigi Coppola, Maria Adele Del Vecchio, Francesco Fonassi, Maria Iorio e Raphael Cuomo e Gian Maria Tosatti. Ecco i selezionati del Premio Furla 2015 che si sposta a Milano. La madrina? Vanessa Beecroft

 

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Premio Furla 2015, l'immagine di Vanessa Beecroft
Cambio sede per il Premio Furla, che quest’anno anziché da Bologna annuncerà i suoi vincitori da Milano, e più precisamente da Palazzo Reale, il prossimo novembre, in collaborazione sia con il Comune che con Viafarini, miart e, ovviamente, con Fondazione Querini Stampalia.  
Oltre alla possibilità di studiare e lavorare all’estero in una residenza, il vincitore avrà l’occasione di realizzare il progetto inedito grazie allo sponsor di Furla, e che sarà dato in comodato al Museo del Novecento di Milano, mentre il suo lavoro sarà presentato in occasione di miart e poi esposto alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel maggio 2015, in concomitanza con la 56esima Biennale di Arti Visive.
Come vi abbiamo già annunciato nel titolo gli artisti selezionati sono cinque, ognuno dei quali è stato a sua volta scelto da due curatori (un italiano e uno straniero): Viviana Checchia e l’australiana Tara McDowell hanno fatto il nome di Coppola; Alessandro Facente e Chelsea Haines hanno deciso per Tosatti, Simone Frangi e Virginie Bobin per Iorio e Cuomo, Antonello Tolve e Branka Bencic per la Del Vecchio e Chiara Vecchiarelli con Sofia Hernandez Chong Cuy per Francesco Fonassi. 
La madrina di quest’anno, nonché Presidente della Giuria che sceglierà il vincitore? Vanessa Beecroft, che accompagnerà tutte le fasi del Premio Furla 2015 con il titolo e l’immagine grafica creati appositamente, così come avevano fatto prima di lei nelle passate edizioni Jimmie Durham (2013), Christian Boltanski (2011), Marina Abramovic (2009), Mona Hatoum (2007), Kiki Smith (2005), Michelangelo Pistoletto (2003), Lothar Baumgarten (2002), Ilya Kabakov (2001) e Joseph Kosuth (2000).
Il titolo di questa decima edizione? Molto in linea con il corpus di immagini più celebri della Beecroft: The Nude Prize (Il Premio Nudo). Ideato in collaborazione con il gallerista Jeffrey Deitch, ovviamente muove rispetto alle tensioni del doversi mettere a nudo di fronte al giudizio degli altri. «Il nudo è uno dei motivi classici dell’arte, che risale al mondo antico e Vanessa Beecroft ha mostrato come questo motivo tradizionale può essere reinventato da una prospettiva contemporanea. L’arte più convincente celebra e contemporaneamente sovverte la tradizione artistica», ha spiegato Deitch in merito.
E sulla scelta di traslocare il Premio a Milano? «Corrisponde alla volontà di continuare a investire sulla crescita di questo progetto, rendendolo un appuntamento sempre più internazionale e un punto di riferimento imprescindibile nel percorso delle nuove generazioni di artisti e curatori. Siamo quindi felici di avviare una collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale, interlocutori preziosi con cui condividiamo l’impegno al sostegno dei giovani artisti con l’obiettivo di valorizzarne capacità, idee e visioni», ha dichiarato Giovanna Furlanetto, Presidente di Fondazione Furla e Furla S.p.A. Avanti con le scommesse!

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