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Si chiama Spazio5, e siamo a Trieste in via Giulia, al 5 in un caseggiato che Marco Pozzetto ha descritto come uno dei più belli in città della fine del secolo scorso. Ecco un altro nuovo spazio che si affaccia alla scena all’inizio di questa nuova stagione 2014-15. E sceglie di farlo con una serata decisamente insolita, e un intervento di Laura Pozzar e Sara Alzetta che realizzeranno e distruggeranno un Kolam (o Tamil), i tipici disegni indiani che vengono realizzati davanti agli ingressi di casa o dei templi, sul pavimento della galleria.
Questi tracciati geometrici, come da tradizione, vengono poi distrutti durante la giornata dal passaggio e dall’atmosfera. A Trieste, invece, Sara Alzetta, attrice e performer, camminerà sopra il disegno del Kolam fino alla sua totale dissoluzione, anche se sarà l’artista più emblematico della “nuova visione del mondo” Michelangelo Pistoletto ad attraversare per primo l’opera d’arte, per poi raccontarsi in una conversazione con Vania Gransinigh, conservatrice di Casa Cavazzini e nuova curatrice della Galleria d’Arte Contemporanea di Monfalcone.
Ma ovviamente non manca anche un lato espositivo più “commerciale”: insieme alla bellezza di un gesto rituale e inaugurale, con Pistoletto a fare un poco da “ariete”, Spazio5 inizia con i nomi dell’Avanguardia italiana e internazionale come Giovanni Anceschi e Gianni Colombo, Bruno Munari, Karl Prantl, Vladimír Škoda, Jorrit Tornquist, insieme ad una manciata di giovani emergenti nazionali ed esteri. Una realtà che, vuole strutturarsi come “luogo di progettazione artistica, una stazione di passaggio, una piattaforma di incontro tra linguaggi espressivi dalla struttura concettuale e flessibile”. Lo spazio, progettato da Ruggero Berlam nel 1890, fa parte di un caseggiato che Marco Pozzetto annoverava tra i più belli costruiti in città alla fine del secolo.