28 settembre 2014

Roma Art2Nignt? No, piuttosto Roma good days!

 

di

there is no place like home, exhibition view, Roma
Il week end dell’arte della capitale ha fatto registrare un’alta affluenza di pubblico, per una qualità dell’offerta decisamente buona nel panorama globale. Per esempio, al Circolo Sportivo di Montecitorio, grazie a Nomas Foundation e alla sua parte finale di “To continue, Notes towards a Sculpture Cycle”, c’è stato un insolito Italo Zuffi che ha messo da parte le sue geometrie e la sua “asciutezza” per darsi ad un mondo onirico coinvolgente e destabilizzante. Ritratto al buio di Gheddafi è un’azione in cui l’artista entra nel corpo morto, ma ancora senziente, del dittatore. Gheddafi-Zuffi rivive quello che è stato il rituale della tortura prima del trapasso, uno sconfinamento al buio, appunto, che spiazza sia per il tema sia per chi ha ben presente l’estetica e la poetica “minima” dell’artista. Ancora sotto il cappello di Nomas c’è, alla GNAM, la straniante azione di Bettina Buck, Another Interlude: qui l’artista trascina un grande volume di spugna tra gli ambienti aulici della Galleria, con il risultato che sembrano esserci lavori in corso, spostamenti di non si sa quale genere, in una interferenza anche in questo caso decisamente curiosa, aliena al contesto.
La Petite Fair, di scena a Frutta Gallery invece segna un punto a favore contro le fiere ipertrofiche e ridondanti a cui siamo abituati. Qui l’approccio è veloce, snello, piacevole. E nel panorama della piccolo kermesse gli stand migliori sono quelli di due realtà italiane: la stessa Frutta e Fluxia da Milano, con Luca Francesconi
Altro discorso invece, e su cui torneremo più dettagliatamente, per There is no place like home, il progetto indipendente nella casa in costruzione sull’Aurelia. Un’iniziativa che ha incuriosito e non poco, data la vastissima affluenza di pubblico di venerdì sera, che ha stupito gli stessi organizzatori e che combaciava con l’opening di FotoGrafia. I progetti qui sono decisamente buoni, ma ciò che forse è più da sottolineare è la presenza di “un’anima” della manifestazione. Quella partecipazione che a Roma da tanto tempo si dice mancante, e che invece qui ritorna forte e decisa. E non solo per una notte. 
 

1 commento

  1. Complimenti! Approfondito, circostanziato,
    Davvero interessante. A ben vedere ha la forma e la sostanza di un marchettone, molto poco exibart, ma forse è una nuova linea…

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