29 settembre 2014

Fiori per cinquanta milioni di dollari. Sotheby’s schiera Van Gogh per l’Impressionist & Modern Sale di New York

 

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Vincent van Gogh, Still life, Vaso con margherite e papaveri (1890). Foto: Sotheby's
È stata salutata come la vendita più importante di un Van Gogh in asta da due decenni a questa parte. E in effetti data la cifra, stimata tra i 30 e i 50 milioni di dollari, Still Life, Vaso con Margherite e Papaveri, dipinto poche settimane prima della tragica morte nel 1890, sarà sicuramente una delle “bombe” della stagione 2014-2015 degli incanti internazionali. O almeno si spera.
Simon Shaw, Co-Direttore del Dipartimento di Impressionist & Modern Art della casa d’aste ha dichiarato: «Still Life, Vaso con Margherite e Papaveri è una composizione vibrante che cattura appieno l’intensità dell’artista al colmo del suo malessere, realizzata solo poche settimane prima della tragica morte. Still Life è conservato nella stessa collezione privata da più di due decenni, e ciò lo rende ancora più interessante per il collezionismo internazionale. Siamo onorati di poterlo presentare ai collezionisti di tutto il mondo quest’ autunno». Il lotto sarà parte dell’asta dedicata appunto all’Impressionismo e Moderno del prossimo 4 novembre, a New York. 
L’artista si stabilì a Auvers, dove la tela fu dipinta a casa del dottor Gachet, al suo rilascio dal manicomio di St. Rémy de Provence, nel maggio del 1890. Qualche nota di gossip non può mancare: fino a quel momento dipendente dal fratello Theo, l’artista voleva dimostrare al fratello che poteva guadagnarsi da vivere come da solo e come artista, e secondo lo stesso Van Gogh le sue nature morte avrebbero venduto bene. Pare infatti che lo Still Life in questione sia stato uno dei pochi dipinti che il pittore riuscì a vendere in vita lui stesso. Secondo Sotheby’s il dipinto fu acquistato dal collezionista impressionista Gaston-Alexandre Camentron, che in seguito vendette alla Galleria Paul Cassirer nel 1911 e dopo essere passato tra le mani di diversi collezionisti finì a casa del cofondatore del MoMA Anson Goodyear, che lo comprò tramite la Galleria Knoedler nel 1928 e dove rimase per oltre trent’anni. Vedremo se si riuscirà a bissare il successo del maggio 1990, quando Christie’s, sempre a New York, vendette un ritratto proprio del Dottor Gachet a 82,5 milioni di dollari. Non saranno le cifre dell’Urlo di Munch, ma chissà che non vi siano ottime sorprese al rialzo.

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