29 settembre 2014

Franceschini: «Valorizzare l’arte contemporanea è impegno del Governo». Ah si? E quando?

 

di

Dario Franceschini

Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo al Governo, oggi all’Accademia di Francia di Roma per un incontro con i borsisti e per promuovere la rete di istituti culturali (che già si sono messi in rete questo week end con il progetto Èdra, che vi abbiamo raccontato), ha sollevato alcune questioni di non poco conto sul futuro del contemporaneo in Italia. 
Secondo il politico è necessario «Non valorizzare solo il passato ma guardare anche a presente e futuro. Una delle vocazioni italiane è favorire la creazione contemporanea e metterla in relazione con il nostro patrimonio».
Già, creare quella famosa commistione di generi virtuosa che farebbe dell’Italia uno dei Paesi del mondo con il panorama più interessante, e non solo paesaggisticamente parlando, ma che invece continuamente vede rubato lo scettro da altri vicini che nonostante non abbiano quel famoso “potenziale” che possiede il Belpaese se la cavano decisamente meglio, sia nella promozione e nella tutela dell’antico, che nella messa in atto del contemporaneo. «La riforma del ministero, che istituisce una nuova direzione generale che si occuperà di arte, architettura contemporanea e periferie, è la dimostrazione di quanto il governo sia impegnato con e per gli artisti che scelgono l’Italia e Roma per sviluppare la loro ricerca artistica e scientifica».
Un pensiero parallelo a quello del Premier Renzi, che ieri sera in tv a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio ha detto fermamente che i talenti “scappati” all’estero devono contribuire a dare un’ottima immagine dell’Italia, rimanendo dove stanno. Franceschini invece vuole tutti a casa, a partecipare e ad impegnarsi per questa “rinascita”. Ma oltre a quello che ben sappiamo riguardo all’ArtBonus e relative riforme, quali sono i piani per promuovere il vero contemporaneo? Con quali fondi? Quali intenzioni? Se la disposizione del Governo è “fare contemporaneo” possibile che nessuno ancora se ne sia accorto? Un pensiero veloce alla Biennale di Venezia e al futuro Padiglione Italia, come abbiamo ricordato stamattina, potrebbe essere un buon inizio. 

1 commento

  1. Signor Ministro FRANCESCINI siamo alle offerte di fine stagione?

    Parole da mediocri affabulatori, improvvisatori e ciarlatani da circo allo scoperto che cercano di vendersi gli ultimi scampoli rimasti di questa nostra Italia.
    C’è chi desidera i giovani all’astero a fare bella immagine di questa nostra Italia e chi fernetica come Francescini che sogna la rinascita. Su via, non cerchiamo di essere patetici, quale rinascita, quali sogni, quale cultura e ancora possibile?

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