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Cambiamenti in casa della Consulta per l’Arte Contemporanea di Roma, in attesa di essere ricevuti dall’Assessore Giovanna Marinelli per sottoporre le questioni legate al mondo della cultura del visivo a Roma, dopo i tentativi di dialogo (andati “disertati”) con la precedente figura di Flavia Barca.
È di poco fa, infatti, la notizia delle dimissioni di Alfredo Pirri e Jannis Kounellis dal Consiglio perché, scrive Pirri nella lettera di abbandono «La convinzione di non potermi considerare rappresentante di altri artisti mi si è radicata dentro fino a diventare insopportabile, ogni parte di me dice no a questa pretesa, tanto da non riuscire più a farmi portare avanti un incarico già dall’inizio assunto soprattutto per spirito di servizio».
Pirri però, che insomma non si sente di fare da portavoce specialmente per i colleghi, rimarca che la sua volontà di dimettersi risale a mesi fa, ma gioco forte della sua permanenza in Consulta è stato il condurre a termine l’incontro “Arte e Stato” della scorsa settimana, di cui abbiamo anche pubblico l’intervento dell’artista, che sul convegno nutre la speranza «che sia solo l’inizio di un percorso di riflessione, ora che ci sono le condizioni per poterle portare a compimento. Credo che altri sapranno farlo meglio di me e non necessariamente artisti, poiché come abbiamo provato a dire nel convegno, la questione e la crisi del rappresentare sono di pertinenza generale come pure le strategie per uscirne».
Come da regolamento entra a far parte del Consiglio il primo dei non eletti, Gianluca Brogna: storico dell’arte, attualmente lavora per la galleria romana Marie Laure Fleisch.