04 ottobre 2014

Fino all’8.XII.2014 Lewis Hine. Building a Nation Casa dei Tre Oci, Venezia

 
Essere testimoni del proprio tempo. Questo lo scopo del fotografo che raccontò l’America nei primi decenni del 900. Con una riflessione sempre attuale -

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Una nuova interessante stagione all’insegna della fotografia, quella proposta dalla Casa dei Tre Oci a Venezia, le cui bellissime sale ospitano tra il 13 settembre e l’8 dicembre un’importante mostra dedicata a Lewis Hine.
Le immagini in mostra, 60 stampe vintage, costituiscono un’accurata selezione tra le opere della collezione Rosemblum, la raccolta privata più cospicua degli scatti di Hine, e raccontano in modo efficace l’intero percorso del fotografo, dagli avvii del XX secolo sino agli ultimi lavori degli anni Trenta. 
Lewis Hine, Building a Nation, vista della mostra
Conosciuto nel mondo come uno dei padri della moderna fotografia sociale, Hine, insegnante e sociologo, è testimone delle radicali trasformazioni che nel corso della prima metà del ‘900 sconvolgono e ridisegnano il volto dell’America, e ne diviene prezioso interprete attraverso un’indagine fotografica di grande impegno e sensibilità.
Nei ritratti degli immigrati che sbarcano in massa a Ellis Island, così come nei reportage sulle condizioni di sfruttamento del lavoro minorile, la fotografia è per Hine non solo fondamentale strumento di indagine sociologica attraverso cui comprendere, nelle sue contraddizioni, una nazione che va costruendosi, ma soprattutto mezzo privilegiato di denuncia sociale. 
Il lavoro di Hine svela un mondo di emarginazione, di miseria, di povertà, ne diviene portavoce e presupposto importante per la promozione di nuove riforme sociali sul lavoro.
Un lavoro dominato però sempre da una poetica pacata, da un’attenzione delicata, di grande umanità e soprattutto di grande rispetto, lontana dalla volontà di spettacolarizzazione, priva di elementi accessori.
Hine è acuto e incisivo osservatore e al contempo protagonista diretto e partecipe emotivo delle situazioni che descrive, tra i primi a sperimentare il lavoro sul campo condividendo coi soggetti delle sue fotografie le drammatiche vicende della loro quotidianità. ‹‹Ho lavorato duramente in molte industrie e ho socializzato con migliaia di lavoratori (…) Alcuni sono eroi: tutti sono persone che è un privilegio conoscere››.
La centralità dell’uomo si riflette nelle scelte formali, nei tagli compositivi dei suoi scatti che inquadrano la figura umana quasi sempre da un punto di vista ravvicinato, lasciando pochi ma fondamentali elementi a suggerirne il contesto. 
Ma nel lavoro di Hine non vi è solo denuncia e lo si vede bene nelle suggestive immagini che ritraggono gli operai durante i lavori di costruzione dell’Empire State Building. Attraverso uno sguardo elegante Hine celebra la grandezza dell’uomo, ne esalta la nobiltà del lavoro e ne sottolinea la centralità nel progresso tecnologico e industriale di una città che rinasce dalla depressione e si innalza verso il cielo.
‹‹Le città non si costruiscono da sole, le macchine non costruiscono le macchine, a meno che dietro non ci siano i cervelli e il duro lavoro dell’uomo››.
Una mostra che propone uno spunto importante per riflettere e riscopre tematiche ancora oggi di grande attualità.
 
Antonia Bertelli
mostra visitata il 16 settembre 2014 
Dal 13 settembre all’8 dicembre 2014 
Lewis Hine. Building a nation
Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43 – Giudecca, Venezia 
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18, chiuso il martedì
Info: www.treoci.org

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