11 ottobre 2014

Fino al 19.X.2014 Mario Cresci Ex/Post. Orizzonti momentanei MAGA, Gallarate

 
Un regalo alla città. Il fotografo ligure si immerge nel paesaggio intorno a Gallarate e lo immortala. Per restituire una traccia del tempo e dei cambiamenti da esso causati -

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La fotografia torna protagonista al Maga con 40 fotografie di Mario Cresci per raccontare Gallarate e il suo territorio con la mostra “Ex/Post. Orizzonti momentanei” a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni. Un progetto speciale dedicato alla città, per la rete OFFICINA CONTEMPORANEA – Sistema Culturale Urbano, che svela stratificazioni, trasformazioni urbane e culture artigianali locali ancora persistenti in bilico tra passato e futuro. 
Cresci punta l’obiettivo su tutto ciò che colpisce il suo sguardo, procede in modo analitico, come è solito fare, incentrando la ricerca su particolari che comprendono segni di sviluppo urbano e sociale complessi.
Mario Cresci Ex/Post. Orizzonti momentanei, vista della mostra
Non documenta ma evoca l’esistente, rende “diversamente leggibili” luoghi del lavoro e della produzione, fabbriche, centri commerciali e dintorni, ma anche le architetture antiche e moderne, tracce del tempo che narrano cambiamenti radicali del territorio come  l’Aeroporto di Malpensa, la metropolitana e altri fattori di antropologia culturale attraverso la fotografia. La sua ricognizione del territorio si pone come un viaggio nell’inconscio della città. 
Scrive l’autore: <<Questo lavoro è una sintesi che racconta Gallarate e che, in fondo funziona per analogie>>, e differenze potremmo aggiungere, in cui l’esperienza diretta, l’esplorazione del luogo e la costruzione coniugano in un linguaggio interdisciplinare progettazione, antropologia, sociologia e poesia, secondo la sua riconoscibile cifra visiva, basata sull’uso del pensiero più che l’obiettivo come medium di conoscenza. Composizione dell’immagine e sguardo sulla realtà, ibridano la perlustrazione fotografica del gallaratese, valorizzando relazioni possibili tra paesaggio, cultura e costruzione, paradossi visivi  dell’immagine, percorsi incrociati e modalità espressive sospesi tra memoria e emozioni. 
Scrive Cresci nella postfazione del catalogo: << L’intervento su Gallarate si è sviluppato e ha preso corpo con la premessa che sarei stato libero di immaginare questo luogo come una delle tante e infinite città inventate da Calvino e Perec>>. L’obiettivo è quello di mostrare attraverso prelievi di realtà, processi di senso altrimenti impercettibili, con sequenze come  metafora della  visione e ready made della memoria che invitano lo spettatore a riflettere su alcuni luoghi emblematici della città. Esplorando aree di vita, il Museo del Volo di Malpensa, nuovi complessi edilizi di lavoro e quelli abbandonati, che rimandano al mondo tessile e commerciale, mette a fuoco un’inedita bellezza. Il viaggio intorno alle possibilità di ripensare Gallarate inizia dall’imprescindibile videodocumentario di Marina Spada (Mirofilm, 2005) che apre e chiude il percorso espositivo, dove l’autore dal volto scultoreo che sembra “dipinto ” dal Mantegna, racconta il suo sguardo sul mondo e sulle cose viste da dentro, analisi che parte dal suo vissuto, con slittamenti di senso, variazioni e intenzioni sulle potenzialità sperimentali della fotografia, in cui l’immagine trasforma in memoria “orizzonti momentanei” .
Jacqueline Ceresoli
mostra visitata il 9 settembre
Dal 6 settembre al 19 ottobre 2014
Mario Cresci Ex/Post. Orizzonti momentanei
Maga Fondazione Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella
Via De Magri, 1, 21013 Gallarte (Va)
Orari: Lunedì chiuso –  Da Martedì a Venerdì 9.30/12.30- 14.30/18.00. Sabato 11.00/18.30. Domenica  11.00/18.30           
Info: info@museomaga.it  www.museomaga.it  

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