27 ottobre 2014

Fino al 30.X.2014 Ettore Favini. You certainly took your sweet time CO2, Torino

 
Prendere tempo. Risparmiare tempo. Un tentativo ossessivo di dare forma al tempo. Una mostra in cui gli orologi perdono la loro funzione. Per accoglierci in uno spazio sospeso -

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La mostra “You certainly took your sweet time” segna il ritorno di Ettore Favini (Cremona, 1974) in uno spazio espositivo privato.  Il progetto è stato elaborato in due anni di pensiero e poco più di un paio d’ore di allestimento, ma nel frattempo la galleria CO2 si era spostata da Roma a Torino in un garage officina a Mirafiori Sud e il lavoro iniziale non era adatto al nuovo contesto. 
Per l’occasione l’artista affronta nuovamente uno dei temi che da sempre ossessionano la sua ricerca, il tempo, che, soprattutto nei suoi ultimi lavori, diventa parte integrante del processo di produzione dell’opera. 
Ettore Favini, Rough end (installation view), 2014,tessuti tinti e cuciti a mano,courtesy CO2
Un’unica installazione organica concepita specificatamente dall’artista per lo spazio architettonico della galleria CO2. Pochi, essenziali elementi: una fotografia in bianco e nero (Untitled(lee)) ritrae una donna di spalle sulla quale si proietta l’ombra dell’uomo che la sta fotografando; un sipario blu fatto di campioni di tessuti sartoriali cuciti a mano (Rough end), al di là del quale si entra in un luogo altro, lo spazio circostante perde importanza e, immersi nel buio della stanza, gli unici punti di riferimento sono tre orologi di cui vediamo il retro, tre dischi perfetti da cui s’irradia un fascio luminoso, una luce azzurra che ripercorre in un moto eterno, sempre uguale a se stesso e ogni volta differente, le ore del giorno. Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d’animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore. Il tempo svela, aggiungerei. Persa la loro destinazione d’uso gli orologi diventano testimoni del trascorrere del tempo e del passaggio delle persone, opere “aperte”, non concluse, in grado di continuare ad agire sullo spettatore, ma anche fonte d’ispirazione per lavori successivi.
Quella di Favini è una riflessione sul fluire del tempo e sull’importanza che esso assume nelle vite umane, nella percezione del sé, dopo aver visto la galleria funzionare e mutare per circa un anno. Non si tratta di una nostalgica recherche proustiana nelle pieghe della memoria, piuttosto del tentativo di rendere visibile il tempo che le persone danno per scontato, di intuire di cosa esso sia composto al fine di fuggire il suo corso, della possibilità di prendersi il tempo necessario. In questa chiave il percorso espositivo diventa un viaggio interiore che si compie nel momento in cui il visitatore oltrepassa la tenda che divide in due l’ambiente e amplifica la preziosità di quello che cela al suo interno. La mostra mette in luce il dialogo tra Il tempo personale del narratore e il tempo esteriore del luogo e di chi entra in contatto con l’opera, osservando come il fluire continuo tra queste due realtà contraddistingua la poetica dell’artista e invitando lo spettatore a riflettere sulla centralità del tempo e sul concetto di transitorietà degli eventi. Lo spazio architettonico diventa campo d’azione di infinite e impercettibili variazioni; l’oscurità, alterando la percezione visiva e ambientale e, al contempo, suggerendo un’atmosfera nuova, rarefatta e sospesa crea un ambiente intimo e accogliente.
Il tempo è per l’artista uno strumento attraverso cui i suoi lavori si relazionano con lo spazio espositivo. 
Marianna Orlotti

Dal 20 settembre al 30 ottobre 2014
Ettore Favini. You certainly took your sweet time
CO2
Via Arnaldo da Brescia 39, Torino
Orari: da giovedì a sabato 15-19
Info: 011.19707445 info@co2gallery.com

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