31 ottobre 2014

Fino al 4.XI.2014 Dario Ghibaudo, Sculture da viaggio Paolo Tonin Arte Contemporanea, Torino

 
Una wunderkammern ottocentesca. L’artista trasforma lo spazio della galleria popolandolo di creature misteriose. Un passo verso un mondo fantastico, restando aggrappati alla realtà -

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Un elefante può avere le sembianze di un pesce? Un cervo può nascondere dietro il proprio petto possente una coda di serpente? Queste ed altre le creature ideate dall’artista Dario Ghibaudo e riproposte in una sorta di camera delle meraviglie ancora fino al prossimo 4 novembre. 
Lo studio dell’artista, durato anni, prende forma nell’esclusivo volume edito da Umberto Allimandi e che porta il titolo di Guida al Museo di Storia Innaturale. L’operazione è mastodontica: in una gigantesca ricostruzione di animali, piante ed esseri umani imprigionati a metà fra uno stato e l’altro, colti nel momento di passaggio della loro evoluzione (dei quali solo alcuni esemplari sono presentati in mostra da Paolo Tonin), Ghibaudo ricostruisce un archivio cui conferisce l’aura di uno studio ottocentesco. 
Dario Ghibaudo, Sculture da viaggio 47x33x h43 cm
Già nel 2008 l’artista aveva scelto questa sede torinese per esporre Pesci fuor d’acqua, la tredicesima stanza del suo progetto contenente pesci ed anfibi, mettendo già in luce un percorso a cavallo tra realtà scientifica e fantasia creativa, nel quale scoperte realmente avvenute nel corso della storia andavano a intrecciarsi a pure, curiose, invenzioni. 
Dopo il Musée d’Art Moderne, Département des Aigles ideato e realizzato da Marcel Broodthaers o il Musée imaginaire di André Malraux, Dario Ghibaudo racchiude la sua ricerca cominciata nel 1990 (e ancora in continua evoluzione) in una raccolta di esseri misteriosi, che negli spazi della galleria Tonin divengono sculture da viaggio. Perché questa scelta? Sono forse esse state pensate per girare il mondo ed essere conosciute e studiate altrove? In un’ottica di studio scientifico forse sì, queste ultime, trattandosi di esemplari rari e introvabili altrimenti, necessitano di essere visti il più possibile, come fossero fonti di sapere che deve essere trasmesso e divulgato fra grandi scienziati e guardato con stupore da un pubblico incuriosito. Le opere di Ghibaudo risultano allora prive di alcuna «[…] concessione a chi guarda, solo barriere trasparenti, distacco coscienzioso, livelli di lettura e bellezza», come spiega la curatrice Lucrezia Desmé, autrice di un interessante testo che accompagna il percorso in mostra.
In una sorta di vecchio museo didascalico, dove però le teche sono state racchiuse all’interno di valigie e gli antichi esemplari del passato sono creature fantastiche che non sono mai esistite se non nella mente dell’artista, “Sculture da viaggio” è soprattutto un nuovo modo di raccontare la storia. Perché un elefante può avere le sembianze di un pesce e un cervo dal petto possente può nascondere un’attorcigliata coda da serpente, così come l’arte dovrebbe essere quella lente che permetta di vedere la realtà con altri occhi, di scrivere una storia innaturale, ricordando che non è detto che non sia quella giusta.
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 26 settembre 2014
Dal 25 settembre al 4 novembre 2014
Sculture da viaggio
Dario Ghibaudo
Paolo Tonin Arte Contemporanea
Via San Tommaso, 6 – 10122 Torino
Info: www.toningallery.com, info@toningallery.com 

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