08 novembre 2014

Fino al 15.XI.2014 Ivano Troisi, Leggerezza della Terra Museo Archeologico Provinciale, Salerno

 
Si chiude con un salernitano la rassegna Tempo Imperfetto -

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L’ultima lettura del Museo Archeologico Provinciale di Salerno per la rassegna Tempo Imperfetto, promossa dalla Fondazione Filiberto Menna e curata da Antonello Tolve e Stefania Zuliani, è stata affidata all’artista salernitano Ivano Troisi.
Il museo si trasforma in un laboratorio alchemico dove i quattro elementi fondamentali, terra, aria, acqua e fuoco, si rimescolano e si combinano per riattivare l’antico e dare luogo a nuove forme. La ricerca artistica di Troisi si avvale di un materiale prezioso : la carta, ottenuta attraverso un processo lento e cadenzato. Ritmo e gestualità, infatti, caratterizzano la sua pratica artistica dove pensiero e azione si ripetono secondo una formula ben precisa che gli permette di conseguire un risultato straordinariamente puro.
L’artista è autore di ogni fase della sua produzione, dalla creazione del telaio per ottenere il foglio, all’estrazione del pigmento per colorarlo e così, calcando i passi della storia più antica di Salerno, tra la nascita della medicina moderna e le antiche leggende medievali, compie la sua alchimia  realizzando cinque opere che mettono in stretta relazione tempi e spazi lontani. 
Ivano Troisi, Leggerezza della Terra Museo Archeologico Provinciale
A mezz’aria, tra il primo e il secondo piano dell’edificio, due grandi fogli di carta cotone (Leggerezza della terra, 2014)  recano i simboli alchemici di aria e terra, uno pressato e l’altro disegnato col fango, immagini tautologiche che rimandano agli elementi essenziali di cui sono costituite. Sulle scale che conducono al piano superiore si incontra un’opera a parete (Ornamento, 2014) formata da cerchi concentrici, stampa a secco su carta impastata con terra, di diverse dimensioni che rinviano alle decorazioni dell’abito funerario femminile del periodo orientalizzante (VIII/VII sec. a.c.). L’opera rivela un’approfondita riflessione sulla ciclicità della vita e sulla ripetitività del gesto artistico che crea e ricrea a partire dagli elementi primari.
 Al secondo piano, richiamando un gioiello custodito al pian terreno, Troisi attiva un dialogo con l’esterno, intervenendo sulla finestra con un cavallo di grandi dimensioni (Trasparenze, 2014), sempre in carta cotone che, grazie ad una luce al neon, viene proiettato fuori dal museo. E’ un lavoro che lancia un ponte non solo verso il tessuto urbano ed il presente ma anche verso luoghi a lui molto familiari come il museo e l’area archeologica di Pontecagnano, dove ha prelevato le materie con cui ha realizzato l’intero progetto site-specific, un progetto evidentemente intimo, intriso di passione ed emotività.
Chiude il percorso della mostra un altro elemento sospeso, uno stendardo che ripropone su carta filigranata il segno della mandibola di un elefante, riferito ad un calco conservato nelle prime vetrine dell’esposizione permanente del museo, che esprime un meditato pensiero sull’incisività della storia, sui segni che lascia il tempo e sulla possibilità di rinnovarli di continuo.  
Le opere d’arte contemporanea come i processi alchemici posseggono un significato profondo nato dalla commistione di materia e pensiero e proprio come l’alchimia, l’arte non separa la dimensione materiale da quella simbolica e filosofica, condizione necessaria per la ricerca della “pietra filosofale” che si traduce nel superamento dei limiti della condizione umana.
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
Ilaria Tamburro
mostra visitata il 15 ottobre 
Dal 15 ottobre al 15 novembre 2014
Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
Museo Archeologico Provinciale di Salerno 
Via San Benedetto 28
84122 Salerno
Orari: Martedì – Domenica: 9.00 – 19.30
Info: T +39 089 231135

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