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Il cortile rinascimentale sottolinea ancora una volta la sua funzione di luogo, di transizione, di aggregazione; qui il collettivo Kinkaleri, nato nel 1995, propone una performance essenzialmente basata sul linguaggio. L’alfabeto, codice essenziale per la decifrazione del linguaggio verbale diventa protagonista di Every gets lighter | All!
Kinkaleri, infatti, ha inventato un alfabeto animato che consente l’attuazione di una coreografia personalizzata. A ogni lettera dell’alfabeto corrisponde un gesto, il susseguirsi dei gesti danno luogo alla creazione di frasi di significato compiuto e quindi la coreografia è una forma di scrittura dove da una parte c’è l’espressività linguistica e dall’altra c’è la gestualità del corpo. Le lettere doppie sono seguite da un salto e ogni segno d’interpunzione dato da un gesto specifico. Le frasi, brevi e immediate, “composte” nella performance sono degli Haiku di Jack Kerouac.
Il cortile, spazio carico di storia, è luogo di aggregazione e di relazione e il pubblico che assiste all’evento performativo si trova coinvolto nella performace stessa e da spettatore si ritrova attore. L’azione è al contempo oggetto di contemplazione ma anche di pratica poiché dà al pubblico gli strumenti per apprendere le regole di base.
Nell’arco di dieci giorni (dal 20 al 30 novembre) l’azione scenica verrà replicata diverse volte e negli intervalli tra una replica e l’altra il cortile sarà oggetto di un’istallazione luminosa e di suoni che evocano l’azione performativa invitando i visitatori in transito nel cortile a diventate parte della scena e potenziali performer in grado di riproporre il linguaggio gestuale di Kinkaleri. (Enrica Ravenni)