21 novembre 2014

Eliseo, the day after. Parla l’Assessore Giovanna Marinelli

 

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 «Certo, lo sfratto è intervenuto mentre erano in corso gli spettacoli ed era in calendario un appuntamento, come quello di Emma Dante, particolarmente atteso dal pubblico e che si svolge all’interno di un Festival [RomaEuropa, n.d.r] sostenuto da Roma Capitale. Siamo davanti alle procedure di passaggio da una all’altra gestione. Noi continuiamo a sperare che ci sia una soluzione praticabile, altrove se non all’Eliseo, perché lo spettacolo sia rappresentato». Così l’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli sulla vicenda dello sfratto di uno dei teatri più famosi di Roma, che ieri ha fatti alzare le voci non solo del pubblico e degli addetti ai lavori, ma anche di Emma Dante, per citare solo la più coinvolta dal caso Eliseo. 
«Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Le Istituzioni, in casi come questo, hanno una ridottissima possibilità di intervento: lo sfratto arriva a conclusione di un lungo e intricato contrasto tra la proprietà e il gestore, due soggetti del tutto privati. La prima preoccupazione che ci siamo posti è stata quella di impedire snaturamenti e speculazioni sullo storico teatro: questo, grazie anche all’impegno del ministro Franceschini lo abbiamo ottenuto. Ora puntiamo alla riapertura in tempi brevi del teatro, a che la stagione non vada perduta oltre che alla tutela dell’occupazione. Lavoriamo perché l’Eliseo possa pienamente tornare ad essere il grande teatro che è stato nella sua storia», conclude l’Assessore. Certo è che restano da risolvere alcuni nodi cruciali: dove si porterà l’Eliseo? E quando, soprattutto? Il “presto” della burocrazia sappiamo a quali tempi deve sottostare, che non solo di certo quelli di una quotidiana gestione di una delle più prestigiose istituzioni culturali della capitale. Aggiornamenti in corso. 

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