25 novembre 2014

The Gallery Apart e Nomas Foundation insieme. Sotto il segno della connessione tra habitat differenti

 

di

Biotic/Abiotic, ovvero biotico (proprio degli organismi viventi) e abiotico (proprio di condizioni chimiche e fisiche). Sotto questo dualismo di stampo decisamente scientifico si nasconde una nuova collaborazione tra due entità del contemporaneo romane: Nomas Foundation e The Gallery Apart
Domani sera in scena nella sede della galleria via saranno Maria Loboda e Jacopo Miliani, sotto la curatela di Hanna Laura Kaljo e Lucy Lopez, membri della piattaforma curatoriale JupiterWoods di Londra. 
“La connessione tra biotico e abiotico ci porta a esplorare la dissoluzione dei confini della natura e della cultura. All’interno di questa divisione particolare la mostra esplora filoni diversi, contraddittori e sovrapposti: un uso intuitivo del linguaggio come interferenza rispetto a narrazioni accettate; la distorsione dell’esperienza umana del tempo quando contrapposta ad un particolare fenomeno geologico; l’inadeguatezza del linguaggio nell’approccio alla materia in oggetto”, spiega il “bugiardino” del progetto. Che segna, fatto non meno importante, proprio la cooperazione tra le due realtà, con una differenza molto distinta: da un lato le opere di artisti con cui i curatori hanno un rapporto di collaborazione continuativa, un’altra serie di lavori presi dalla collezione della Nomas Foundation: “la mostra riguarda l’instabilità e la connessione in rapporto a questo confronto di opere”. Ma chi ha detto, appunto, che gli opposti – o i differenti – non possano dialogare? Tra gli altri nomi coinvolti nel progetto anche Mily Jones, Karen Kramer, Anna Mikkola & Matilda Tjäder, Andrea Zucchini, Salvatore Arancio, Chiara Camoni. E per avere uno spettro completo: biotic-abiotic.tumblr.com. Stasera, invece, alle 19.15, opening con performance

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