16 dicembre 2014

Fino al 23.XII.2014 Cosimo Veneziano, Verso Occidente l’impero dirige il suo corso Galleria Alberto Peola, Torino

 
L'originale, la riproduzione, l'imitazione o la copia? Alla scoperta dell'essenza dell'opera d'arte contemporanea e l'indagine attorno al suo territorio di appartenenza

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È Crash, una lastra di marmo di Carrara su cui è incisa la scritta “Banca d’Italia”, ad aprire la prima personale di Cosimo Veneziano presso la Galleria Alberto Peola. Realizzata in occasione del progetto di residenza Invasioni-Dispositivi Inattuali promosso dalle rete di associazioni della Provincia di Massa-Carrara, l’opera ripropone l’immagine dell’insegna di un edificio caduto in disuso da tempo a causa della crisi economica. 
La discrepanza che si genera tra l’idea di una realtà bancaria prospera, di un luogo di attività costante e febbrile e la realtà attuale è un punto nodale per comprendere il processo artistico di Veneziano; un salto di significato e significante ma che vuole essere occasione per ritornare sui concetti dell’originale e della copia su cui ruota gran parte dell’arte contemporanea dai primissimi anni del XX secolo. L’oggetto di produzione seriale decontestualizzato perde la propria specifica utilità ed acquista una nuova dimensione, quella estetica, divenendo punto di partenza per rileggere criticamente i meccanismi invisibili che governano l’invasione del mondo da parte delle merci.
Cosimo Veneziano, Crash, 2014, marmo di Carrara, Courtesy Alberto Peola Arte Contemporanea

 

La mostra presso la galleria torinese prosegue con opere realizzate durante altre residenze avute in Colombia, presso Dudas, e in Italia ad Omegna con C.A.R.S. Los controbandistas copiaron una escultura de mucho valor raccoglie un insieme di schizzi raffiguranti monumenti disseminati per il territorio colombiano e che hanno in comune l’esser copie di altre sculture realizzate in Occidente e in Brasile. I disegni, originali rielaborazioni di monumenti copiati, evocano uno stato dell’assurdo che dipende dalla possibilità infinita della riproduzione di copie e suggerisce la riflessione sul senso della produzione caratterizzata dalla logica del sistema-massa che importa continuamente immagini privandole dell’originale significato. 
La distinzione tra originale e copia passa attraverso il riconoscimento di una qualità unica, di una ricercatezza estetica e dell’hic et nunc; caratteri fondanti dell’opera d’arte quale creazione irripetibile sono sfumati e poco visibili poiché le opere fingono di essere copie di altri oggetti, come parti di giocattoli in Verso Occidente l’impero dirige il suo corso, monumenti o iscrizioni. Eppure i nuovi oggetti hanno perso l’originaria connotazione e rimandano ai modelli assenti rivelando la differenza che corre tra i due piani, lasciando a chi guarda lo spazio utile alla riflessione rivolta all’essere delle cose e alla loro mutabilità. 
Alessandra Franetovich
mostra visitata l’8 novembre 
Dall’8 novembre al 23 dicembre 2014
Cosimo Veneziano
Verso Occidente l’impero finisce il suo corso
Galleria Alberto Peola, via della Rocca 29, Torino
Orario: Dal Martedì al Sabato dalle 15 alle 19.

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