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Nasceva oggi a Roma, cent’anni fa, Toti Scialoja, figura poliedrica delle arti visive del ‘900 e anche poeta, scenografo e costumista per il teatro, insegnante e vice Presidente dell’Accademia di San Luca alla fine degli anni ’90, prima di scomparire nel 1998.
E stasera è proprio la stessa Accademia che gli dedica un appuntamento speciale, introdotto da Paolo Portoghesi e Francesco Moschini e con gli interventi degli amici e compagni di viaggio Giuseppe Appella, Alberto Arbasino, Alberto Boatto, Ester Coen, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano, Giosetta Fioroni, Biancamaria Frabotta, Jannis Kounellis, Paolo Mauri, Maurizio Montani, Piero Pizzi Cannella, Fabio Sargentini, Gabriele Stocchi, Adrian Tranquilli, Lorenza Trucchi e l’esecuzione de le Canzonette a tre voci (1985-86) del maestro Marcello Panni, sulle stesse poesie Toti Scialoja. Dulcis in fundo una serie di proiezioni di interviste al Maestro, provenienti dalle Teche Rai.
Inizia ufficialmente così un anno che si promette molto denso di omaggi: il MACRO metterà infatti in scena una mostra dedicata al Maestro nella primavera del 2015 e l’Assessore Marinelli, a riguardo, ha già messo le mani avanti: «Sarà un appuntamento importante e un segnale di rilancio del MACRO. Le opere di Toti Scialoja hanno una qualità e una forza ancora oggi impressionanti. Ricordare i cent’anni di questo vero Maestro con una mostra è per Roma Capitale un grande piacere. Questa idea di un’arte con salde radici nella storia e nella memoria della città e contemporaneamente così internazionale è al centro anche del nostro lavoro per proiettare la creatività della città su una scena più globale e insieme di riportare – come avveniva negli anni di Toti Scialoja – nella nostra città gli artisti di tutto il mondo». Ma anche nel resto d’Italia si promettono tributi e celebrazioni. Per ora, però, iniziamo da San Luca. E auguri Toti.