17 dicembre 2014

Premio Mario Merz. Vanno in finale Lida Abdul, Glenn Ligon, Naeem Mohaiemen, Anri Sala e Wael Shawky. Le presentazioni con concerto a gennaio, a Torino

 

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Un premio diviso tra arte e musica, dedicato al ricordo di un’artista eclettico come è stato Mario Merz. Ve lo abbiamo presentato ormai nell’autunno 2013, e nel 2014 si è lavorato per selezionare 5 artisti su qualcosa come 701 nominator registrati e 512 candidature. Il difficile compito? Lo hanno svolto Marisa Merz, Beatrix Ruf, direttrice dello Stedelijk Museum, Amsterdam, e la curatrice Claudia Gioia.
Il 29 gennaio prossimo, così, saranno presentati alla Fondazione Merz, sotto la curatela di Beatrice Merz, Lida Abdul, Glenn Ligon, Naeem Mohaiemen, Anri Sala e Wael Shawky. Un parterre decisamente internazionale, con  Abdul, nata a Kabul nel 1973, che vive tra l’Afghanistan e Los Angeles e ha partecipato alla Sharjah Biennial nel 2007 e dOCUMENTA XIII; il newyorkese Glenn Ligon, personali al Whitney nel 2011, al Walker Art Center di Minneapolis e allo Studio Museum in Harlem di New York nel 2012; Naeem Mohaiemen, scrittore e artista visivo che ha dedicato la maggior parte del proprio lavoro all’approfondimento della condizione dei migranti e delle minoranze collaborando a vari progetti internazionali; il globetrotter delle mostre Anri Sala, rappresentante nel 2013 della Francia alla Biennale di Venezia e Wael Shawky, egiziano, che è stato in mostra a  dOCUMENTA XIII nel 2012, e alla Serpentine Gallery nel 2014. 
I cinque artisti saranno accompagnati dal concerto dei cinque finalisti musicisti, che si terrà però non in Fondazione ma nella cornice settecentesca di Villa Sartirana, sotto la direzione di Willy Merz. In scena Paolo Boggio, Arturo Corrales, Vassos Nicolaou, Cyrill Schürch e Vito Zuraj.
La sezione musica, in questo caso, ha registrato 202 nominator  e 132 candidature, e a selezionare i cinque in finale è toccato a Philip Samartzis (sound-designer e docente presso l’Università di Melbourne), Gianluca Cascioli (pianista) e Stefano Pierini (compositore e docente presso il Centro di Formazione Musicale di Torino).  
Bene, ora vi spieghiamo come si decreterà il vincitore: associato al voto del pubblico, entrando sul sito mariomerzprize.org, si aggiungerà l’opinione delle giure finali. Per l’arte: Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de arte Reina Sofía, Madrid), Lawrence Weiner (artista), Massimiliano Gioni (Capo Curatore New Museum, New York – Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano ), Beatrice Merz
Per la musica: Thomas Demenga (violoncellista e compositore), Dieter Ammann (compositore), Alexander Lonquich (pianista) e Willy Merz.
E chi vincerà questo nuovo contest biennale, giocato sulla relazione tra Italia e Svizzera, cosa avrà a disposizione? Gli artisti il supporto per un nuovo progetto da realizzare all’interno di Fondazione Merz, sia a Torino che nella sua nuova succursale svizzera, mentre la composizione del musicista vincitore affiancherà una nuova creazione di Willy Merz per un duo pianistico eseguito da Alexander Lonquich e Cristina Barbuti e il Concerto K 271 Jeunehomme di W. A. Mozart per piano e orchestra eseguito da Alexander Lonquich e dall’orchestra Archi-De Sono. Per ora l’appuntamento è il 29 gennaio, ma per conoscere i primi due nomi vincitori del Premio l’appuntamento è per aprile 2015. 

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