Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il secondo episodio di TriennaleLive, un progetto a cura di Paola Nicolin per ripercorrere ed esplorare gli archivi storici della Triennale di Milano, ha inaugurato in concomitanza all’apertura di un’esposizione di schizzi inediti e personali dell’architetto, urbanista e teorico Giancarlo De Carlo.
Piazza De Carlo è il titolo dunque che il gruppo A12 – attivo dal 1993 a Genova, ora a Milano – ha dedicato all’illustre architetto, creando uno spazio che possa fungere da luogo di sosta o di riflessione, di incontro o di passaggio, dove le persone potessero incrociarsi, così come si incrociano le storie che questo luogo racconta. Su piccoli appoggi al centro della stanza, legati in un allestimento geometrico e lineare, dove bianco e legno sono protagonisti, ecco che si possono ritrovare alcuni dei documenti del passato legati a De Carlo; sulle pareti, diapositive storiche e citazioni dai suoi scritti riprendono vita nel presente.
Uno dei concetti fondamentali nella lunga riflessione teorica dell’urbanista, è quello della partecipazione, intrinsecamente legata alla democrazia, e, per chiudere il cerchio, infine al progetto. Ecco allora che una delle idee del gruppo A12, è quella di raccogliere anche immagini, parole, filmati, e scritti di chi tra i visitatori avesse conosciuto De Carlo e voglia quindi contribuire a formare una testimonianza che si perpetrasse nel presente.
Nonostante i troppi elementi che si accavallano e la posizione un po’ sacrificata nella stanzetta a sinistra dell’ingresso, di certo non propriamente un’agorà, Piazza De Carlo è sicuramente un progetto che rende però omaggio all’architetto e che si relaziona in maniera magistrale con la neoaperta mostra monografica, facendo sì che le due esposizioni diventino a loro volta l’una la chiave di lettura dell’altra. (Elisabetta Donati De Conti)