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Mezzanotte, strade vuote, ma buche grandi come galassie sempre lì, come trappole pericolose dove si inghiottono pedoni, pneumatici e sicurezza stradale. Così Iginio De Luca, dopo il “Blitz” a Villa Sciarra-Sciatta, ha fatto un nuovo regalo a Roma, catalogando alcuni brandelli d’asfalto con un censimento omaggio ad Isaak Newton, nato il 25 dicembre 1642, precursore delle moderne ricerche per comprendere la gravità e i buchi neri. Il nome del blitz “Cygnus x-1”, fa riferimento a una delle più potenti fonti di raggi x visibile dalla Terra, e stavolta si è avvalso della curatela di Donatella Giordano e della consulenza scientifica dell’astronomo Stefano Giovanardi.
E così ora in Via Aurelia Antica (Porta San Pancrazio), Piazzale Ostiense, Porta Maggiore, Largo Preneste, Ponte Testaccio, Viale del Policlinico, Tunnel di via Marsala, Via Tiburtina), via Aurelia (incrocio Via dei Faggella), Via di Pietralata, via Giuseppe Parini (angolo viale Trastevere), Piazza dell’Emporio, i buchi sono diventati “cielo”.
Le loro prossimità segnano ancora l’orlo dell’abisso, e nulla può sfuggire al loro fagocitare, “proprio come accade nella situazione politica attuale, caduta in un gorgo sempre più profondo, visti i recenti scandali della mafia romana”. Buon Natale a tutti.