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Sono 36 artisti i partecipanti alla quarta edizione del Premio Moroso, e sono stati selezionati in 12 delle gallerie d’arte italiane più famose –giovani o più established- a livello internazionale: Continua, Fluxia, Frutta, La Veronica, Giò Marconi, Francesca Minini, Monitor, Franco Noero, P420, Lia Rumma, Tucci Russo e Zero…
I loro nomi? Caratteristiche come sopra: alcuni sono giovanissimi, altri sono già più conosciuti: Alfredo Aceto, Alessandro Agudio, Alis/Filliol, Francesco Arena, Francesco Barocco, Riccardo Benassi, Barbara Boiocchi, Davide Bramante, Alice Cattaneo, Giulia Cenci, Alessandro Ceresoli, Cristian Chironi, Emma Ciceri, Luca De Leva, Giulio Delvé, Gabriele De Santis, Sara Enrico, Silvia Hell, Renato Leotta, Domenico Mangano, Beatrice Marchi, Daniele Milvio, Andrea Nacciarriti, Gianandrea Poletta, Luca Pozzi, Andrea Romano, Marzia Corinne Rossi, Matteo Rubbi, Erik Saglia, Manuel Scano, Francesco Joao Scavarda, Lorenzo Scotto di Luzio, Gabriele Sedda, Marinella Senatore, Namsal Siedlecki e Carlo Gabriele Tribbioli.
Non è finita, perché tra questa rosa di nomi c’è anche quello della madrina d’eccezione, che accompagnerà questa quarta edizione i cui 12 progetti finalisti saranno presentati dal prossimo 28 marzo a Villa Manin: Marina Abramović.
L’artista, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1997 e che di certo non ha bisogno di presentazioni in questa sede, effettuerà una prima scrematura dei partecipanti insieme al curatore del Premio Andrea Bruciati e all’art director Patrizia Moroso.
A Villa Manin, invece, una seconda giuria composta da architetti, design, artisti e addetti ai lavori sceglierà i tre artisti ai quali verrà offerta la possibilità di realizzare il proprio progetto site specific negli showroom Moroso di New York, Londra e Milano a partire dal 2016.
E a giudicare dai progetti dei precedenti vincitori, cari giovani, cercate di essere originali. In bocca al lupo!
cioè le gallerie in giuria hanno invitato i propri artisti in finale? ma che metodo di selezione è? solo in italia accadono queste cose..
mi chiedo perché prima di blaterare non si leggono i progetti…