25 dicembre 2014

Tra un mese sarà Capitale Europea della Cultura, ma a Mons i preparativi crollano prima del tempo

 

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Qualcuno pensa al dolo, altri parlano di fatto “inspiegabile”. Certo, se paragoniamo la cittadina vallona di Mons con i fatti che in queste ore sono successi in Italia, è chiaro che il pensiero va ad un attentato, non troppo ipotetico, per rovinare la festa. Mons, in Belgio, infatti, tra un mese esatto sarà ufficialmente investita del titolo di Capitale Europea della Cultura 2015, insieme alla ceca Pilsen-Plzen.
Eppure, il simbolo di questa nuova identità cittadini, l’opera dell’artista Arne Quinze, non ha retto: inaugurata 20 giorni fa, lunga 90 metri, alta 15 e composta da qualcosa come 35 chilometri di bastoni di legno – intrecciati come nel gioco cinese degli stecchini, Shanghai – The Passenger, è implosa in parte su sé stessa. 
Crollo accidentale, e allora l’artista dovrà dare spiegazioni belle e buone, visto che la struttura è costata qualcosa come 400mila euro o, proprio a causa di questa “antipatia”, un gesto doloso da parte di chi, su diversi fronti, aveva dichiarato che Mons di questo immenso Mikado non sapeva che farsene? In tutti i casi una pubblicità poco lusinghiera, soprattutto per quelle 100mila persone attese proprio sotto la struttura tra un mese esatto. Un brutto regalo di Natale, ad opera di chi non ha voluto veder imbruttita la città da una barricata fuori tempo. 

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